LinkedIn Personal Branding, 10 errori che distruggono il tuo business

Desideri creare un personal branding con LinkedIn attenendo i giusti risultati? Allora non puoi permetterti di commettere errori che potrebbero compromettere la tua immagine professionale e la tua reputazione. Scopri i 10 errori più comuni che possono distruggere il tuo personal branding su LinkedIn e impara ad evitarli.

Cosa trovi in questo articolo:

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Fare personal branding con LinkedIn è un sistema ormai comprovato per costruire la tua presenza online! Se hai deciso di sfruttare appieno le potenzialità di LinkedIn per il tuo personal branding, e sei alla ricerca di consigli preziosi su come ottimizzare il tuo profilo, sei nel posto giusto.

L’uso sempre più diffuso di LinkedIn per il marketing digitale e la comunicazione online rende fondamentale conoscere le principali tecniche per promuovere il tuo brand personale. Ma anche gli errori da evitare come la peste! Non vedi l’ora di aprire la tua pagina LinkedIn o di aggiornare il tuo profilo?

Perfetto! In questo articolo, ti fornirò le basi essenziali per creare un personal branding efficace su LinkedIn, proprio partendo dai 10 errori più comuni che potrebbero compromettere il tuo obiettivo di posizionamento e visibilità.

LinkedIn Personal Branding, come iniziare

Se hai deciso di iniziare a utilizzare LinkedIn per il tuo personal branding, ti anticipo che incontrerai alcune problematiche – che tu lo voglia o meno.

Il desiderio di ottenere rapidamente un alto numero di like, reaction e follower può distogliere l’attenzione dalla costruzione di un brand autentico. Oppure, pubblicare contenuti senza una chiara strategia di brand può compromettere l’impatto dei tuoi contenuti.

Per massimizzare il successo della tua presenza su LinkedIn, è fondamentale interagire con il target corretto e utilizzare tecniche di interazione appropriate. Vediamo come fare.

prisma-kapferer-brand-identity e personal branding su LinkedIn Facile Web Marketing Nicola Onida SEO copywriting
Questo è il Prisma di Kapferer. È un modello che aiuta a definire la brand identity, analizzando i sei aspetti fondamentali di un brand: fisico, personalità, cultura, relazioni, riflessi e autenticità. È valido anche per il personal branding poiché consente di creare un’immagine coerente e distintiva, riflettendo l’essenza e i valori personali nell’ambito professionale.

Personal Brand e LinkedIn Marketing

LinkedIn è il social network nato per poter creare una rete professionale B2B, cercare il tuo prossimo lavoro, scovare i giusti contatti lavorativi, che tu sia dipendente o libero professionista. 

È vero, imparare a utilizzare LinkedIn e padroneggiare i suoi strumenti può richiedere un po’ di tempo.

Ma oggi impostare correttamente un profilo privato o una pagina aziendale per sviluppare il tuo personal branding su LinkedIn è doveroso.

Sopratutto per potenziare la brand awareness del tuo marchio o della tua impresa.

Devi leggere assolutamente: Brand Awareness, migliorarla con una strategia di marketing digitale

Come in tutti i social media, anche su LinkedIn esistono alcune “etichette” di cui dovresti essere consapevole.

Così da evitare di fare una cattiva impressione e utilizzare erroneamente il tuo LinkedIn account.

Come rendere interessante il Profilo LinkedIn per il Personal Branding

Ci sono innumerevoli modi per rendere accattivante un profilo e sfruttare il LinkedIn personal branding. Puoi trovare tu stesso tanti spunti navigando nei gruppi LinkedIn o semplicemente allargando il tuo network di conoscenze.

Ciò che è importante, è che il tuo profilo risulti unico e indistinguibile in ciò che fai. E senza commettere errori!

In questo articolo mi fa piacere segnalarti quali sono i 10 errori più banali che si commettono quando si decide di fare personal branding su LinkedIn.

Partiamo!

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Ti presento il mio profilo personale su Linkedin. Non sarà perfetto, ma dopo tanto tempo sono riuscito a impostarlo in modo da fare personal branding su LinkedIn in maniera corretta. Se lo trovi interessante puoi chiedermi il collegamento!

Personal Branding con LinkedIn, non usarlo come se fosse Facebook

In genere, c’è una sottilissima linea che differenzia un social come Facebook dagli altri.

Ecco, in questo caso, la differenza tra LinkedIn e Facebook è più simile a un muro portante.

I due social network nascono con obiettivi e ambizioni decisamente differenti.

💡 CONSIGLIO per personal branding su LinkedIn: Replicare la tua attività Facebook su LinkedIn non giova assolutamente al tuo business e non ti aiuterà a sviluppare una strategia di marketing di successo.

ESEMPIO: Poniamo il caso che un recruiter o un datore di lavoro o dei potenziali clienti si limitino a osservare esclusivamente il tuo profilo LinkedIn dimenticandosi di CHI sei e COSA fai su Facebook (raramente i recruiter studiano il profilo di un candidato solo su LinkedIn).

Ad ogni modo, se ciò che pubblichi su LinkedIn sono gli stessi contenuti che condividi su Facebook, non stai dando una buona impressione di te dal punto di vista professionale. Devi capire che i due social hanno metodologie di comunicazione diverse. Un linguaggio diverso, perché chi popola i due social ha atteggiamenti diversi. In questo caso, il tuo personal branding e la tua webputation sarebbero un disastro.

Qual è il valore aggiunto che apporta un nuovo post di gattini su LinkedIn? Ben poco direi!

A meno che tu non stia condividendo la tua ultima ricerca scientifica sul tasso di empatia che generano i post di gattini sui social in relazione al grado di conversione all’acquisto.

O ancora, che bisogno c’è dell’ennesimo “Buongiornissimo, kaffèèè” in salsa LinkedIn?

Niente, esatto! Perché LinkedIn e Facebook sono due social diversi, creati per scopi diversi e che dovrebbero avere contenuti diversi, come dire, professionali!

Personal Branding su LinkedIn, cura la tua immagine profilo

Molto bene, hai caricato la foto del tuo profilo.

Ottima mossa per il tuo brand personale su Linkedin!

Ma (ci risiamo) sembra proprio la stessa che hai usato per il tuo profilo Facebook. Si, quella fatta a Marina di Pietrasanta sul lettino con le infradito. Oppure quella che ti ritrae in costume da bagno, magari due pezzi e scattata di spalle!

Sei davvero sicuro/a di poterti presentare così a un recruiter che seleziona candidati?

💡 CONSIGLIO per personal branding su LinkedIn: devi iniziare a pensare LinkedIn come alla tua vetrina professionale ed e probabile che gli occhi di un HR ricadano proprio sul tuo profilo.

Sono sicuro che nel tuo hard disk hai una fotografia dove ti presenti con aria professionale. Niente di eccessivo, intendiamoci, non c’è bisogno di recuperare le foto del battesimo di tuo nipote.

Una bella foto informale, magari presa durante un meeting o una riunione con in bella mostra il tuo sorriso. Segui i consigli che LInkedIn stesso ha pubblicato su come avere una foto perfetta per il profilo.

Cosa evitare nel Personal Branding con LinkedIn: trasmettere negatività

Questo errore è commesso soprattutto da chi usa LinkedIn per scaricare le frustrazioni lavorative personali e vorrebbe invece trovare un lavoro. Per quello, se vuoi, c’è Facebook. Ma dovresti evitare anche lì (poi se vuoi ne parliamo in privato).

Ancora una volta stai facendo personal branding su LinkedIn nel modo sbagliato.

Immagina se, durante un colloquio di lavoro o un appuntamento importante, non facessi altro che piangerti addosso. Rispondere in maniera stizzita, assumere un atteggiamento spocchioso. O riversare responsabilità sempre su altre persone.

Come pensi reagirebbero i tuoi selezionatori? Potresti mai allacciare nuovi contatti professionali senza avere difficoltà?

💡 CONSIGLIO per personal branding su LinkedIn: potrebbe sembrarti stupido, ma su LinkedIn non devi raccontare la tua vita reale e i tuoi pensieri senza filtri. Ricorda che LinkedIn è una piattaforma per promuovere la tua professionalità. E ricorda che se vuoi trasmettere valore al tuo pubblico, le lamentele – soprattutto se reiterate – sono il messaggio peggiore che tu possa trasmettere.

Lavorare nel B2B senza avere una pagina aziendale: altro errore di Personal Branding su LinkedIn

Le pagine aziendali di LinkedIn consentono agli altri utenti di ottenere maggiori informazioni sulla tua azienda, sul brand, sui prodotti e servizi, nonché sulle opportunità di lavoro.

Questo è quello che recita la guida LinkedIn per creare una nuova pagina aziendale. Niente di complicato o insormontabile. Tutto di guadagnato per la tua brand awareness e il tuo personal branding con LinkedIn.

💡 CONSIGLIO per personal branding su LinkedIn: tanto per fare un paragone, è come portare avanti un business su Facebook utilizzando un profilo privato e non la pagina ufficiale della tua azienda. Cose da “Mio Cuggino Social Media Manager“, insomma!

Non aggiungere il link al sito web o una pagina di contatto: errore madornale di Personal Branding

Non inserire il collegamento al tuo sito web (o a una pagina di contatto o una landing page attraverso cui fare conversione) è un errore tecnico / tattico decisamente imperdonabile.

Soprattutto se lavori nel web o vuoi fare marketing digitale. Quando un contatto è interessato a quello che fai, devi cogliere la palla al balzo e dargli l’opportunità di approfondire la tua conoscenza sul tuo sito web professionale.

💡 CONSIGLIO per personal branding su LinkedIn: devi permettere a chi visiona il tuo profilo LinkedIn di collegarsi al tuo sito web appena possibile. O rischi di perderlo!

Ciò potrebbe persino portare nuove occasioni di business. Allora perché negarsi un potenziale vantaggio?

In genere questo errore è causato da poca attenzione e cura nella gestione del profilo, e vale anche per le aziende, non solo per i privati!

aggiornare un articolo Blog-Aziendale-Banner-richiedi-consulenza-Nicola-Onida-Facile-Web-Marketing-SEO-copywriting

Lascia fuori da LinkedIn le beghe da cortile

Altro atteggiamento tipico dei social più frequentati e che non giova al tuo personal branding su LinkedIn.

Ti sei alzato con la luna sbagliata e di primo mattino?

Allora non andare a commentare su un Gruppo LinkedIn a cui sei iscritto! È molto pericoloso per il tuo personal branding. Certi errori sui social si pagano molto caro.

💡 CONSIGLIO per personal branding su LinkedIn: sfrutta i Gruppi LinkedIn per assumere più conoscenze, informazioni e consigli possibili, rilasciando la giusta quantità di considerazioni personali nei commenti e utilizzando sempre un tono di voce professionale.

Altro atteggiamento poco simpatico che eviterei di fare è utilizzare un linguaggio scurrile ed eccessivamente sgarbato per sottolineare la tua bravura e la tua esperienza nel campo (ebbene si, anche questi esemplari ultra-narcisisti popolano LinkedIn).

Mi chiedo se esista davvero qualcuno disposto a far nascere un rapporto di collaborazione o di lavoro con tali personaggi. Possano loro essere bravi e capaci quanto Mark Zuckerberg, Steve Jobs o Bill Gates!

Abusare dell’Headline o di altri campi di testo

L’Headline è quella riga di testo che si trova esattamente sotto il tuo nome su LinkedIn.

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Ancora non ne ho capito il motivo, ma è in voga utilizzare questo campo di testo (ma anche molti altri spazi compilabili) per inserire senza criterio numeri di telefono o contatti diretti.

Questi comportamenti sono decisamente poco professionali e, oltretutto, violano le condizioni contrattuali di LinkedIn.

💡 CONSIGLIO per personal branding su LinkedIn: se hai necessità di potenziare il tuo LinkedIn personal branding ed esporre i tuoi contatti il più possibile, forse dovresti capire meglio come rendere interessante il tuo profilo. E lasciare che siano le persone a chiederti un contatto in un secondo momento.

Non usare troppo testo

Come raccontare le tue esperienze di lavoro per fare LinkedIn personal branding?

I paragrafi dettagliati e lunghi non sono fatti per le descrizioni delle esperienze di lavoro su LinkedIn. Se il tuo resumé è lungo più di quattro o cinque frasi, non è più un resumé! È una novella.

Semplifica il testo e concentrati sulle parole chiave che fanno al caso tuo.

Una descrizione troppo prolissa diluisce la densità delle tue keyword. Inoltre, i recruiters sono soliti dare uno sguardo abbastanza svelto ai profili, e si giustificano affermando di non avere tempo per leggere il tuo romanzo epico su te stesso.

La maggior parte delle persone non pensa a LinkedIn come un motore di ricerca. Semplicemente copiano e incollano il loro résumé, anziché individuare le parole chiave e le competenze che i recruiters ei manager utilizzano per trovare candidati su LinkedIn.

In realtà esiste una SEO anche per LInkedIn, sebbene sia totalmente diversa dalla solita Search Engine Optimization.

💡 CONSIGLIO per personal branding su LinkedIn: le tue keywords consentono di trovare il tuo profilo più facilmente e possono attirare nuove opportunità di lavoro.


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Inviare richieste di collegamento a chiunque

LinkedIn personal branding ed espansione del network professionale.

Tentare di espandere la tua rete LinkedIn comodamente della tua tastiera, ma inviando alla cieca ogni tipo di richiesta di connessione a chiunque abbia un titolo interessante è il metodo più diretto per ricevere una segnalazione (negativa) o addirittura farsi bloccare.

Se troppe persone fanno clic su “Non conosco questa persona” o “Questo è spam” quando invii una richiesta di connessione, gli admin LinkedIn entreranno in azione.

Detto ciò, non devi limitare la ricerca di nuovi contatti alla tua cerchia ristretta di amici. Anzi, esci fuori dal gruppo!

💡 CONSIGLIO per personal branding su LinkedIn: se desideri inviare una richiesta di connessione a un profilo LinkedIn, utilizza una presentazione appropriata che include un messaggio personalizzato. Spiega chiaramente i motivi per i quali vuoi collegarti a questo profilo.

Spammare sui gruppi LinkedIn

Ahhh, le care vecchie abitudini che ci portiamo dietro da Facebook! 

Se fai parte di un qualsiasi gruppo LinkedIn, conosci bene questo errore. I gruppi LinkedIn dovrebbero essere quei luoghi virtuali dove persone con gli stessi interessi si riuniscono per scambiare idee e informazioni.

Alcune persone li usano per inviare ripetutamente spammy-link al loro sito web. Questo è abusare del personal branding su LinkedIn. O meglio, rovinarlo totalmente. Questi profili non vengono presi sul serio e troveranno raramente collegamenti significativi.

💡 CONSIGLIO per personal branding su LinkedIn: non fare come loro!

10 errori di Personal Branding su LinkedIn: è ora di dire basta!

Se stai facendo uno di questi errori, ti suggerisco di prenderti un po’ di tempo e iniziare a correggere il tuo profilo LinkedIn.

Soprattutto, se vuoi essere contattato per una nuova opportunità di carriera o vuoi dedicare maggiore attenzione al tuo profilo LinkedIn per fare personal branding.

Quanto prima impari come fare una buona impressione, più è probabile che il tuo profilo venga notato da aziende e responsabili HR.

Permettimi da darti un consiglio fraterno se sei alle prime armi. Troverai in giro una marea di esperti di visibilità su LinkedIn che ti vorranno indottrinare con le loro formule magiche per ottenere milioni di seguaci e contatti LinkedIn con uno schiocco di dita. Ferma tutti. Concediti una lettura sensata e strategica prima di intra prendere qualsiasi azioni di cui tu ti possa pentire in futuro.

Leggi questo libro: Fai di te stesso un Brand di Riccardo Scandellari. Ho scritto personalmente la sua recensione nel mio articolo dedicato. È il testo che ti fa capire perché e quanto sia importante lavorare sul personal brand e come iniziare da zero.

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Tu come hai deciso di impostare il tuo profilo LinkedIn? Hai mai dovuto affrontare uno di questi errori per il tuo LinkedIn personal branding? Scrivimi il tuo parere nei commenti!


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