Come dovrebbe fare marketing oggi una PMI italiana?
Bella domanda!
Perché il panorama delle PMI italiane è variegato e il loro “assetto di marketing e commerciale” è spesso confuso, nebuloso, talvolta inesistente.
Fare business in Italia non è esattamente una tradizione.
L’Italia spicca per tradizione manifatturiera e di produzione. Il saper fare applicato al Made in Italy è indiscutibile. Quando poi però si tratta di “commerciare”, andare sul mercato e studiare una strategia per farlo nel modo migliore, ecco che sorgono i problemi.
Quando si diceva “popolo di santi, poeti e navigatori” non a caso ci si è dimenticati di citare “marketers” 😅 .
Nelle PMI italiane vige ancora il Sacro Graal del cliente acquisito con passaparola – talvolta fatto bene, altre volte a caso.
Il digital marketing non ha mai veramente attecchito nelle pratiche di acquisizione clienti per le PMI.
Pochissime piccole e medie aziende italiane hanno saputo mettere davvero in campo e testare un percorso di acquisizione clienti dall’online.
Alla luce di questo, l’avvento dell’AI cambia davvero qualcosa per questo tipo di aziende?
Spoiler: sì, cambia per forza.
Come dicevo in questo precedente articolo, l’avvento dell’AI sta modificando il modo in cui le persone utilizzano Internet. Dall’uso del motore di ricerca, si sta passando all’interrogazione di LLM e piattaforme simili. ChatGPT, Claude, Gemini, Perplexity, Deepseek: ormai si sta perdendo il conto di questi fantastici software che ognuno di noi non vede l’ora di interrogare e trascorrere qualche minuto (se non ore) di discussione.
Qui c’è un approfondimento molto interessante sulla perdita di traffico organico a causa dell’ “AI Search”. Come ad esempio il crollo del traffico organico sul blog ufficiale di HubSpot:

Quindi le PMI italiane, che già prima erano un po’ a secco di inbound marketing, Search Engine Marketing, Paid Advertising sui social, DEM e newsletter, affiliazione, ecc. cosa dovrebbero fare oggi?
Come dovrebbe oggi un responsabile marketing o vendite giustificare il proprio ruolo, in un contesto dove anche le certezze operative iniziano a sgretolarsi?
- Su cosa puntare per il prossimo budget 2026 in termini di marketing?
- Scommettere ancora sull’online?
- Scommettere ancora sul “pescare dalla sterminata quantità indistinta di pubblico”?
Il discorso si fa ancora più complesso.
- Da una parte c’è il mercato tecnologico che corre e spinge per adottare questi nuovi strumenti (le case automobilistiche ne sanno qualcosa a riguardo del passaggio all’alimentazione elettrica).
- Dall’altra parte c’è il mondo reale. Quello fatto di attività commerciali 100% focalizzate su servizi ancora ben lontani dall’essere gestiti in toto o in parte da sistemi AI.
- Ma è pur vero che, a prescindere da quale attività commerciale o business si tratti, la pubblicità, la promozione, la ricerca di visibilità e attenzione sono una componente a cui non può sottrarsi nemmeno la micro-impresa che decide di comunicare su Instagram.
Ecco la mia visione: chi vorrà approfondire l’argomento AI e provare anche solo a soddisfare il proprio senso di curiosità verrà coinvolto in questo vortice sempre più veloce che si stringe per portare le persone all’interno di un rumore fortissimo.
Quando una persona si trova all’interno di una stanza estremamente affollata e rumorosa può scegliere se e come partecipare al “casino”. Lasciarsi trasportare dall’adrenalina e dall’ebbrezza del momento, mettendosi a ballare e cantare sui tavoli col boccale di birra che oscilla da una parte all’altra. Magari mettersi in disparte e osservare turbato, divertito o preoccupato la scena. Oppure trovare qualcuno di interessante e affine con cui scambiare pareri e opinioni, magari spostandosi un po’ più in là, magari in un posto in cui si possa parlare sentendo ciò che si ha da dire. E trasformare così una situazione di caos in qualcosa di quantomeno sensato.
Tanti altri ignoreranno completamente tutto ciò che sta accadendo e potrebbero rimanere sommersi da un maremoto molto più grande di loro e della loro azienda (e non lo dico con cupo allarmismo, mi limito a ipotizzare scenari).
È un quadro abbastanza realistico e plausibile? Parliamone!
In fondo, non esiste una ricetta pronta.
Non c’è un manuale che ti dica esattamente cosa fare per tenere in piedi una PMI nel mezzo di una rivoluzione tecnologica, perché di questo si tratta.
Ma una cosa mi sento di dire: in questo cambio epocale, ignorare l’elefante nella stanza potrebbe essere un passo falso irrecuperabile.
Non serve stravolgere tutto, né inseguire ogni novità che esce sul mercato come pazzi nevrotici. Serve iniziare a fare ordine, a guardare con lucidità la distanza che c’è tra “come stiamo lavorando oggi” e “come cercano informazioni e prodotti le persone là fuori”.
La vera sfida non è adottare l’AI, ma non restare tagliati fuori da un mondo che cambia modo di comunicare.
E se vuoi capire meglio cosa intendo con “uscire dalla stanza affollata per chiacchierare seriamente”, non fare il timido e scrivimi.
Non ti prometto ricette segrete per coprire d’oro la tua azienda grazie all’AI ma spiegarti – senza paroloni – come utilizzare questi nuovi strumenti in modo concreto per facilitare davvero i tuoi processi di marketing e comunicazione.
Nessuna ricetta magica. Solo buon senso, chiarezza e qualche idea davvero utile.