Il libro “La scimmia nel cassetto” di Riccardo Scandellari affronta l’importanza di compiere il primo passo verso la realizzazione dei propri obiettivi. Quante volte siamo stati vicini a lanciare un progetto di comunicazione e di narrazione personale, senza mai compiere il passo decisivo? E abbiamo tenuto nel cassetto quella scimmia rinunciando alla nostra volontà di narrazione, visibilità ed esposizione mediatica.
La scimmia nel cassetto di Riccardo Scandellari mette in evidenza come nessun piano editoriale e nessun calendario di pubblicazione social siano efficaci senza un’azione costante, temperamento, strategia e perseveranza. Attraverso quest’opera, Scandellari ci spinge a tirar fuori la nostra espressione narrativa con audacia e convinzione. Far uscire la scimmia dal cassetto.
La scimmia nel cassetto: l’esperienza di Riccardo Scandellari non tradisce
Riccardo Scandellari, per gli addetti ai lavori Skande, è una figura di riferimento nel panorama italiano del marketing e del personal branding. Autore e divulgatore, ha fondato uno dei blog più seguiti in Italia, contribuendo significativamente al dibattito su questi temi. Con una carriera che spazia dalla docenza in prestigiose istituzioni come la Scuola Holden e la CUOA Business School, fino all’IUSVE, Riccardo ha sempre mescolato teoria e pratica in modi stimolanti ed efficaci.
Ho conosciuto i libri di Riccardo nel lontano 2018, me ne sono innamorato nel corso della pandemia (leggi l’aneddoto nella recensione di Fai di te stesso un brand) e ho conosciuto personalmente Riccardo nel corso del Web Marketing Festival 2023. Ora non posso fare a meno di leggere tutto ciò che scrive perché è il mio faro nella notte quando si tratta di seguire una linea di pubblicazione coerente ed efficace.
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La scimmia nel cassetto è un altro libro sul personal branding?
Non esattamente.
Ciò che fa La scimmia nel cassetto è guidare il lettore attraverso un percorso di autorealizzazione ed esposizione pubblica. Partendo dall’assunto che senza azione le idee restano inascoltate, il libro si dipana attraverso una serie di capitoli che indagano le sfide comuni nel raccontare e condividere i propri progetti.
Riccardo utilizza uno stile diretto e accessibile (per chi lo conosce, è il suo tratto distintivo) per sottolineare quanto sia vitale esprimersi per essere riconosciuti, soprattutto oggi che viviamo in un mondo fatto di iper-esposizione mediatica e in cui la nostra attenzione ai messaggi esterni è inferiore a quella di un pesce rosso!
Sommario e contenuti del libro
La struttura del sommario è particolare. Riccardo ha scelto di stuzzicare la mente del lettore assegnando ai capitoli dei titoli “visionari”:
- Il gioco
- Il sogno
- Il salto
- La scalata
- Starway to Heaven
Sembra di essere un personaggio dei videogames o il protagonista del viaggio dell’eroe e Riccardo è il mentore. È tutto connesso: parti dal tuo spazio, sei alla ricerca di realizzazione ma non capisci bene dove ti trovi e come puoi galleggiare senza affogare. Devi capire le regole del gioco. Allora fai ricorso ai tuoi sogni e alle tue speranze: vorresti crescere, ottenere approvazione e riconoscimento. Perciò hai deciso di staccare i piedi da terra e abbandonare tutte le tue certezze: devi farlo in maniera definitiva e con convinzione. Qui capisci che non è tutto rose e fiori: i guru là fuori ti avevano raccontato un’altra realtà ed è proprio questo che distingue i vincenti dal resto del mondo. La scalata al paradiso è per pochi. Nessun medico ci ha prescritto un destino da vincenti, ma se credi di esserlo, per realizzarti dovrai passare per paura e speranza.
Questo è quello che racconta Riccardo Scandellari ne La scimmia nel cassetto. Una scimmia che vuole diventare uno splendido mandrillo 😅.
Quali sono i punti di forza del libro di Riccardo Scandellari?
Il vero punto di forza del libro è il suo approccio pragmatico e motivante. Senza fronzoli.
La scimmia nel cassetto di Riccardo Scandellari è un libro “a reazione immediata”: il lettore si carica di potenza cinetica grazie alla sua lettura e nell’immediato momento in cui ha chiuso l’ultima pagina si sente quasi in dovere di agire perché arricchito da una carica positiva. È innegabile che chi lo legge si sente subito pronto a mettere in pratica gli insegnamenti del testo non appena lo chiude.
Ed è proprio qui che inizia il primo esame sottolineato da Riccardo: si deve essere bravo a conservare questa energia nel tempo ,perché si tratta di correre una lunga maratona e non una 100 metri piani con la propria narrazione.
Cosa ho apprezzato di La scimmia nel cassetto
Prima di tutto, la franchezza con cui ci si rivolge al lettore. Non tutti lo sanno perché non tutti conoscono il settore, ma il marketing è un’attività che si sviluppa nel lungo periodo. Chi arriva e pensa di ottenere subito risultati si scontra abbastanza presto con la dura realtà.
Mi aggancio subito al secondo punto di forza espresso da Riccardo: cosa significa avere successo nel marketing? Sono i like? I follower? Quei numerini che ti fanno brillare gli occhi ogni volta che li vedi aumentare? Queste cose determinano il successo del tuo marketing? La risposta la lascio al libro La scimmia nel cassetto – è scritta molto meglio.
Passerei ore e ore a raccontarti del paragrafo intitolato “In medio stat ‘sbattersi'”. È una bella gatta da pelare e sono felice che Riccardo si sia preso la briga di affrontarla. Cercare la scorciatoia è la nostra natura. Ammettiamolo, siamo animali sociale che cercano in tutti i modi di ottenere di più facendo di meno. Ma il più delle volte i nostri piani vanno a scatafascio perché le leggi della fisica ci ricordano che scalare posizioni richiede energia, impegno e concentrazione.
La superficie è comoda, le persone vi si adagiano, ma è solo quando queste scoprono la profondità di quello che dici o di chi sei che otterrai un vero apprezzamento utile ai tuoi scopi. Quello è il tuo vero obiettivo!
Riccardo Scandellari, La scimmia nel cassetto
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Impatto e applicazioni pratiche de La scimmia nel cassetto
Le idee espresse nel libro possono essere applicate da tutti, nessuno escluso. Sempre che si consideri con sufficiente importanza quanto insegnato ne La scimmia nel cassetto. In primis la scrittura.
Riccardo spiega l’importanza della scrittura: scrivere serve non tanto a raccogliere proseliti e like sui social quando a fissare i propri pensieri in un luogo ben preciso, In modo che anche la nostra mente abbia più chiaro cosa vogliamo fare e dove vogliamo arrivare. Nessuna professione è esclusa da questa pratica perché serve a tutti noi per crescere personalmente e professionalmente. Per compiere la Starway to Heaven.
La scimmia nel cassetto: paralleli e differenze
Si potrebbe pensare che Riccardo Riccardo, conosciuto da tutti come l’uomo del Personal Branding, abbia scritto l’ennesimo libro su questo argomento: devi guardare oltre. Questo è un libro che chiude il cerchio con il suo percorso professionale, e noi con il nostro.
È vero che la sua verticalità sul personal branding non si discute. Ma è riuscito a trattarla sotto un’altra luce. Aspetto che chiude il cerchio con le sue precedenti pubblicazioni. Ne La scimmia nel cassetto, Riccardo si concentra più sul piano del mindset che sul quello operativo. Si preoccupa di informare il lettore che è bene attrezzarsi mentalmente e psicologicamente e solo dopo preoccuparsi dal punti di vista pratico, perché le tecnologie passano ma l’intelligenza emotiva, la convinzione di esposizione e la capacità di adattamento restano.
Per chi è questo libro
Suggerisco vivamente questo libro a chiunque voglia:
- Lavorare sulla crescita personale per raccontarsi in pubblico e sui social
- Comprendere cosa significa ottenere visibilità, attenzione e seguito
- Sviluppare un pensiero di personal branding più critico e consapevole
- Avere maggiore consapevolezza della tematica branding
Questo è un libro per tutti i professionisti. Autonomi e dipendenti, lavoratori del pubblico e del privato. Questa lettura è per tutti quelli che hanno un progetto personale da tirare fuori da un cassetto che è rimasto chiuso per troppo tempo. Questo libro risuona per quelle persone che sentono di doversi raccontare e che hanno bisogno di una piccola spintarella per iniziare a pedalare senza le rotelle.
Ti ringrazio per la lettura di questa recensione 🙂
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