Keyword Research per SEO Copywriting, come farla in 3 semplici step

Scopri come condurre una Keyword Research efficace per il SEO copywriting. Parti dalle basi, comprendi l'importanza delle parole chiave, analizza volumi e long-tail keyword, esplora l'intento di ricerca e sfrutta LSI e sinonimi. Segui la mia guida step-by-step e scopri i migliori tool gratuiti per la Keyword Research.

Cosa trovi in questo articolo:

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Keyword Research per SEO Copywriting, da dove partire?

Prima di raccontarti quali sono i passaggi che ripeto costantemente per trovare le parole chiave per un blog post o una pagina web, voglio spiegarti una cosa.

Cos’è una keyword research e perché è un lavoro importante per tutti quelli che si occupano di posizionamento sui motori di ricerca.

Cos’è la Keyword Research?

Per keyword research (o ricerca di parole chiave) si intende il processo di analisi per trovare e selezionare le parole chiave su cui concentrare l’elaborazione di un testo SEO.

  • Se devi scrivere un articolo per un blog, dovrai fare keyword research.
  • Se stai costruendo una landing page per una campagna marketing, dovrai fare keyword research.
  • Se stai aggiornando l’homepage del tuo sito web con dei nuovi testi, dovrai dedicare del tempo a una keyword research.

Cosa sono le Keyword e perché vanno ricercate?

Il termine “keyword” o “parola chiave” è uno dei più utilizzati quando si parla di SEO, di posizionamento sui motori di ricerca e di SEO copywriting. Perché?

Quando si ragiona su strategie online, l’obiettivo principale dell’attività di ottimizzazione è quello di posizionare una pagina web in base alla parola chiave.

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In pratica la keyword, o il gruppo di keyword che si scelgono, sono come dei parametri. Dei paletti che segnalano l’area di riferimento di una certa attività SEO. Non fosse altro perché sono gli stessi motori di ricerca a scansionano le parole chiave (oltre che i link presenti in pagina).

Google e i suoi algoritmi posizionano siti web nei risultati di ricerca in funzione delle keyword usate dall’utente per compiere una ricerca sul web.

Ricercare e trovare le parole chiave, sopratutto quelle più efficaci, consente di far indicizzare, e successivamente posizionare, una pagina web sui motori di ricerca.

Questo perché – anche in base alla keyword research e alle parole chiave scelte – è come se l’algoritmo di Google assegnasse un punteggio di rilevanza al contenuto pubblicato.

Se digiti delle keyword su Google, ti appariranno oltre mezzo miliardo di risultati. Va da se che un SEO copywriter o un SEO specialist dedica parecchio tempo all’attività di keyword research. Comparire per una determinata parola chiave o query di ricerca diventa fondamentale per generare migliaia o milioni di visualizzazioni.

La query di ricerca è un insieme di keyword che l’utente utilizza per esprimere un’intenzione di ricerca sul web attraverso l’uso della barra di ricerca sulla pagina di un motore di ricerca come Google.

Tool gratuiti per keyword research

Fare ricerca delle parole chiave significa utilizzare dei tool online. A volte totalmente gratuiti, a volte a pagamento.

Questi strumenti ti danno un’idea di quali sono le parole che le persone scrivono su Google per ricercare un determinato argomento.

Tra questi, i principali sono quelli che mette a disposizione Google a tutti i possessori di un sito web o a chiunque voglia fare keyword research a costo zero:

  • Google Analytics
  • Google Search Console
  • Google Trends

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Perché la Keyword Research è importante per il SEO copywriting?

Se da un punto di vista tecnico, fare SEO può essere complicato, da un punto di vista logico è molto semplice.

Posizionare un contenuto sui motori di ricerca implica queste 3 attività fondamentali:

  1. fare Keyword Research e selezionare le parole chiavi vincenti
  2. scrivere contenuti di valore e ben ottimizzati
  3. fare Link Building e ricevere link rilevanti in ingresso

Niente di più semplice!

Tra queste tre, la keyword research è l’attività più importante. Sai perché?

Perché potrai scrivere il più bel testo al mondo, ottimizzato alla perfezione e linkato dai siti web più rilevanti o con un domain authority elevato.

Ma se non stai utilizzando le keyword giuste, non raggiungerai i tuoi obiettivi di business.

ESEMPIO

Qualche mese fa, eravamo in pieno lockdown, e ho voluto fare un esperimento. Volevo capire realmente quanto impiegasse Google a posizionare il mio articolo scritto su come tagliarsi i capelli se sei un uomo e non puoi andare dal parrucchiere.

(Forse ora riesci a spiegarti la categoria del mio blog “Laboratorio” ?)

In questo caso ero consapevole della totale mancanza di focus tra il mio blog e l’argomento di discussione. Ma volevo comunque avere certezza dei tempi di lavorazione dei crawler di Google. E mi interessava capire il comportamento dell’algoritmo in base al contesto in cui viene pubblicata una notizia.

Bene, dopo 2 mesi, i mio articolo è in prima pagina per la keyword “tagliare capelli uomo macchinetta“. Ma, nonostante porti centinaia di sessioni al giorno, non è utile al mio business.

Quello di vendere i miei servizi di web content e SEO copywriting alle aziende o ai professionisti.

Come fare Keyword Research per SEO Copywriting

L’importanza della Keyword Research

Tutto questo bellissimo racconto, per dire che se non hai speso del tempo nel fare keyword research, il tuo contenuto potrà anche essere in cima alla SERP ma non otterrai niente da ciò.

C’è una grossa differenza tra scegliere una parola chiave su cui impostare un testo SEO e fare Keyword Research. Il SEO copywriter sa bene quanto sia diverso.

Keyword Research ≠ Selezionare Parola Chiave

Fare keyword research per il SEO copywriting significa capire:

  • il potenziale di reddito di una parola chiave
  • la sua competitività sulla SERP
  • il tipo esatto di contenuti da creare
  • possibilità di posizionamento con questa keyword

In altre parole, una corretta keyword research può fare la differenza tra una pagina SEO  che fa vendere il tuo prodotto o servizio; e una pagina SEO che non ha un ritorno ma solo volumi di traffico.

Devi leggere assolutamente: 7 step per impostare una strategia SEO di successo

Keyword Research, volumi e long-tail keyword

Il primo concetto che devi capire quando si parla di keyword research è il volume di ricerca.

Qual è il primo errore che un rookie della keyword research commette?

Esatto! Guardare solo il volume di ricerca di una parola chiave. Niente di più sbagliato.

Quando un SEO copywriter inizia a fare analisi e ricerca di parole chiave, solitamente selezione le prime keyword con volumi di ricerca alti e pensa: “Il gioco è fatto“.

Ci sono cascato anche io. E te lo racconto affinché tu non commetta lo stesso errore. Una delle metriche più fuorvianti su cui tu possa fare affidamento è proprio il volume di ricerca medio.

Perché il volume di ricerca può essere ingannevole per la tua keyword research?

1. È solo un numero. Un dato che rappresenta quante persone cercano una parola su Google. Questa metrica, presa da sola, non dice niente sul potenziale CPC derivante da quel traffico.

Te ne ho parlato anche prima. Poniamo il caso che ti sia posizionato per una keyword che ti porta 30.000 sessioni al mese. Ma gli utenti fanno questa ricerca solo per conoscere delle informazioni, quanto pensi di guadagnare da tutto questo?

2. Tipologia di ricerca. Per continuare con l’esempio, anche se esistono 30.000 persone al mese che cercano quella keyword, non significa che ciascuna di loro cliccherà sulla tua pagina.

Questo è vero sopratutto per tutte quelle ricerche di carattere informativo ma che hanno una risposta rapida. Che Google riesce a consegnare velocemente all’utente tramite rich snippet (vedi l’immagine sotto). Gli utenti ottengono la risposta direttamente su Google e non è necessario fare ulteriori clic.

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Volumi di ricerca bassi e Keyword Research

Ma se alti volumi di ricerca non garantiscono la bontà di una parola chiave per la tua keyword research, che dire dei volumi di ricerca bassi?

Un basso volume di ricerca non vuol dire che una keyword sia da scartare. O che il numero indicato dal tool per fare keyword research sia il numero esatto di visitatori.

Parti dal presupposto che i tool ragionano sempre per dati stimati. E le cifre sono il risultato di medie. Le pagine che si posizionano su Google per una specifica keyword competono allo stesso tempo per centinaia o migliaia di altre parole chiave.

Queste altre keyword possono essere sinonimi o varianti elaborate. Le così dette long-tail keyword le parole chiave a coda lunga.

Esistono anche keyword LSI (Latent Semantic Indexing, ne ho parlato in un articolo dedicato), te le spiegherò più avanti. ⬇️

Quindi cosa dovresti farci con le keyword a basso volume di ricerca? Non scartarle mai a priori!

Ragiona sempre su keyword strategiche al tuo business. Potresti aver bisogno di essere posizionato per determinati termini di ricerca che non hanno grandi volumi ma alti tassi di conversione.

Questo è il mio consiglio. Non basare mai la tua keyword research per SEO copywriting solo su quante persone (in media) cercano una parola ogni mese.

Intento di ricerca e Keyword Research

L’intento di ricerca (o search intent) è ciò che ha portato un utente a ricercare una determinata keyword su Google. È il motivo che sta alla base di una ricerca sul web.

Cosa sta cercando l’utente con quella keyword? O meglio, qual è il suo scopo di ricerca? In questo caso, le parole chiave legate all’intento di ricerca dell’utente sono definite intent keyword.

  1. Sta cercando un prodotto da acquistare?
  2. Sta raccogliendo informazioni prima di acquistare un prodotto?
  3. È alla ricerca di informazioni per risolvere un problema che non ha nulla a che fare con l’acquisto?

Esistono 5 tipi di search intent (3 tipi + 2 sotto-tipi)

1. Intento di ricerca informativo

Quando gli utenti cercano delle informazioni più o meno dettagliate su un qualsiasi argomento, si tratta di un intento di ricerca informativo. Attenzione, possono essere argomenti di qualsiasi tipo.

Dalla storia, alle notizie di attualità, allo sport. L’intento è sempre quello di ricevere informazioni su qualcosa. È la base del search intent su un motore di ricerca.

ESEMPIO di query con intento informativo: “come prendersi cura delle orchidee

Questi tipi di ricerche costituiscono la stragrande maggioranza di tutte le ricerche e sono composti da parole chiave generiche.

Gli intenti di ricerca informativi possono essere riconosciuti dove l’utente sta cercando un determinato argomento o un’informazione specifica.

2. Intento di ricerca commerciale (o transazionale)

Un gradino sotto l’intento informativo, si trova l’intendo di ricerca commerciale. In questo caso l’utente ricerca informazioni specifiche su un prodotto o servizio. Perché ha in mente di acquistarlo.

ESEMPIO di query con intento commerciale: “vendita online di orchidee

L’utente compie questa ricerca perché deve ancora prendere una decisione definitiva su quale prodotto o servizio sia giusto per lui.

Molto probabilmente sta cercando recensioni e confronti per valutare le opzioni più convenienti.

L’intento di ricerca commerciale è quello più difficile da interpretare. È una sorta di ibrido, o sottotipo degli altri intenti di ricerca: è probabile che ogni ricerca sul web inizi sempre da un intento di ricerca commerciale.

Gli utenti sono già passati per fasi informative di ricerca sul prodotto di cui hanno bisogno. Ora stanno cercando la migliore soluzione per avere ciò di cui ha bisogno.

3. Intento di ricerca di navigazione (sotto-tipo transazionale)

Gli intenti di ricerca di navigazione sono quelle ricerche in cui l’utente cerca un sito web ben preciso. O un prodotto o servizio su un sito web ben preciso.

ESEMPIO di query con intento navigazionale: “orchidea su Amazon

L’utente in questo caso inserisce nella barra di ricerca di Google il nome di un brand o di un sito per specificare che vuole informazioni per trovare qualcosa in uno specifico spazio del web.

È molto complesso posizionarsi per query di ricerca con intento navigazionale. Il tuo brand o il nome del tuo sito dovrebbe essere molto famoso e riconosciuto dal tuo target.

Le parole chiave per questo tipo di ricerche sono semi-generiche, molto semplici, facili da identificare. Ma totalmente legate all’associazione di un marchio o un brand.

4. Intento di ricerca locale (sotto-tipo transazionale)

Chi fa una ricerca sul web, prevede di fare o acquistare qualcosa in un luogo ben preciso. Ad esempio, digita su Google: “ristorante a Roma via dei Condotti“.

Intent TransazionaleIntent InformativoIntent Navigazionale
DoKnowGo
Lavatrice di ultima generazioneCaratteristiche lavatrice di ultima generazioneLavatrice di ultima generazione Amazon

Intent research e keyword research, come funziona?

Non pensare di focalizzarti esclusivamente sulle intent keywords. Pensa che, l’80% delle query digitate dagli utenti è di tipo informativo, mentre il restante 20% è relativo a query navigazionali e transazionali.

Le parole chiave informative possono senz’altro aiutarti a costruire la tua mailing list o guidare le persone nel attraverso il tuo marketing funnel.

Ma l’intento di ricerca è importante perché influisce sul posizionamento dei tuoi contenuti su Google.

ESEMPIO

È inutile costruire una landing page per posizionarla in organico con una keyword transazionale quando Google sta invece posizionando i tuoi contenuti blog “long-form”.

Perché? Google ha capito prima di te che gli utenti ricercano i tuoi contenuti per soddisfare il loro intento di ricerca informativo!

Cosa puoi fare? Sfruttare l’alto posizionamento dei tuoi contenuti migliori, per creare dei collegamenti – laddove possibile e semanticamente corretto – alla tua landing page di conversione al prodotto o servizio.

Ricordati sempre di fare delle verifiche manuali sulla SERP Google.

Anche dopo aver trovato delle buone idee per le parole chiave, cercale sulla barra di ricerca Google per vedere quali risultati vengono fuori. Assicurati che la tua keyword research abbia la giusta strategia.

Fatti un’idea del tipo di contenuto che si sta attualmente posizionando per quella determinata keyword per cui vuoi competere.

Il Ruolo di LSI e dei sinonimi in una Keyword Research

In precedenza, ho menzionato le keyword LSI. Ho spiegato in un articolo a parte il significato di Latent Semantic Indexing. E quanto incide sulla creazione di contenuti SEO oriented.

L’ Indicizzazione Semantica Latente è un modo bizzarro che Google usa per riferirsi a “sinonimi e parole chiave correlate”. Si, poteva farla più semplice!

Un acronimo “Breaking Bad Style” solo per dire che nella tua keyword research, devi considerare quelle parole che si trovano di solito insieme quando si parla di uno specifico argomento. E sono semanticamente correlate tra loro.

Cosa ha a che fare il latent semantic indexing con la keyword research?

È importante segnalare ai motori di ricerca di cosa tratta il tuo contenuto web. Sopratutto quando i termini che utilizzi possono assumere significati diversi per la stessa parola chiave.

Ad esempio, supponiamo che tu voglia scrivere un articolo sulla pesca (l’attività della domenica che si pratica al mare, nei fiumi o ai laghi). Ho trovato almeno quattro diverse potenziali ricerche per la parola “pesca”:

  1. Pesca, attività o hobby
  2. Pesca, il frutto
  3. Pesca, attrezzatura dedicata all’attività
  4. Pesca, specifica tonalità di colore

Come fa Google a sapere di quale tipo di “pesca” stai parlando nel tuo articolo? Usa le keyword LSI! Ad esempio:

  1. Parole come “laghi”, “mari”, “fiumi”, “trota”, “muggini”, ecc.
  2. Parole come “albero”, “coltivazione”, “frutto”, ecc.
  3. Parole come “sport”, “negozio”, “canna”, ecc.
  4. Parole come “tinta”, “gradazione”, “tonalità”, “arredamento“, ecc.

Se le keyword LSI non sono fondamentali in fase di progettazione di una keyword research, sono rilevanti quando devi sviluppare il tuo contenuto sul web.

Per sviluppare un articolo blog o una pagina web ben fatta, dovrai prenderti del tempo per includere in modo naturale parole chiave LSI. Sempre senza esagerare o forzare il discorso.

⛔ Come regola di base, evita il “keyword stuffing“.

EXTRA TIP: Prova a inserire le keyword LSI nelle intestazioni e nel testo alternativo dell’immagine (“alt text“).

Come Fare Keyword Research? (Guida steb-by-step)

Bene, ora hai una robusta conoscenza dei principali parametri che stanno dietro a una keyword research. Ma il lavoro è appena iniziato!

È il momento di vedere come trovare le keyword per il tuo articolo o la tua pagina web!

Fondamentalmente sono 3 gli step che ricorrono nella mia strategia di keyword research per sviluppare contenuti SEO. In genere cerco di seguirli in questo ordine, ma non sono mai rigidi e schematizzati.

  1. Prendo del tempo per trovare le idee giuste per le keyword da lavorare
  2. Verifico la reale difficoltà delle keyword e il loro volume di ricerca
  3. Analizzo il search intent e sviluppo il testo in base alle esigenze del target

Ci sono casi in cui preferisco anticipare un passaggio tra questi oppure torno in un secondo momento su un’attività già fatta per migliorarla.

Tutto dipende dal tempo che ho a disposizione per un progetto e quanto sviluppo esso richieda.

Keyword Research – Step 1: Trovare le Idee giuste per le keyword

Trovare idee vincenti per una keyword research non è mai semplice. Il punto qui è differenziarsi da quello che è già stato detto e scritto. Apportare nuovo valore all’argomento.

Esistono centinaia di tool che ti restituiranno altrettante idee per scrivere un contenuto web e SEO friendly. L’abilità sta nel trovare la giusta illuminazione grazie a questi strumenti.

Il tool a cui mi sono affezionato per fare keyword research è SeoZoom. Ho iniziato a lavorare con questo strumento e, tutto sommato, riesce a soddisfare le mie necessità. Quando non riesco a completare un’analisi di keyword research con SeoZoom, integro sempre con qualche altro tool che più avanti ti farò vedere.

SeoZoom, come la maggior parte dei tool SEO, è un software a pagamento. Ha una versione gratuita ma col tempo sentirai l’esigenza fare upgrade. In questi esempi mi baserò sui suoi pannelli, ma la stessa ricerca può essere fatta con SemRush, Moz, Ahrefs, ecc.

Il mio modo preferito di trovare ottime opportunità per le keyword è spiare la concorrenza. Puoi farlo inserendo il sito competitor in qualsiasi tool SEO per keyword research. In questo modo estrapoli le keyword con cui si posiziona il tuo competitor.

SeoZoom offre vari metodi per scovare le keyword presidiate dai competitor. Puoi partire direttamente dall’analisi del dominio di un tuo competitor dalla scheda Analizza > Sito web > Keyword > Migliori.

Da qui controlli la lista della parole chiave che portano più traffico al sito web del tuo competitor. Coincidono con quello che avevi in mente? Possono darti qualche spunto strategico?

Per saperlo, ti basta controllare i principali parametri:

  • Posizione
  • Visite
  • Volume di ricerca
  • Risultati
  • KW Difficulty
  • KW Opportunity
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Ecco come procedere:

1. Inserisci il dominio che hai adocchiato come competitor per la tua keyword research nel percorso che ho scritto sopra.

2. Da qui puoi esportare l’elenco completo in un foglio Excel. Se preferisci approfondire l’analisi fuori dal tool. In particolari casi trovo utile verificare alcune corrispondenze che non sono immediate sulla piattaforma SEO. Sopratutto quando devo confrontare più competitor tra loro. Ed è questo lo step successivo.

3. Devi ripetere questa scansione per tutti i principali competitor che trovi posizionati per la keyword che stai lavorando. Potrà sembrarti assurdo, ma questo ti consente di avere un quadro perfetto su quanto il dominio è autorevole per quella determinata parola chiave agli occhi di Google.

4. Solo ora puoi iniziare a formulare qualche ipotesi o idea di creazione di un contenuto di qualità per andare a competere sulle keyword scandagliate.

Keyword Research – Step 2: Verificare la KW difficulty e il volume di ricerca

Una volta che hai un elenco di idee sulle keyword con cui vuoi lavorare si passa a selezionare quelle per cui vale la pena competere. In genere, io parto da una base di 20 parole chiave per volta. Non mi piace mettere troppa carne al fuoco, ma sei libero di fare la tua scrematura partendo da una base di 50, 100 keyword.

? Per procedere con questo passaggio, dovrai basarti sulla keyword difficulty (KD) segnalata da SeoZoom o dal tool SEO che stai utilizzando.

La keyword difficulty non è altro che un punteggio che indica il grado di difficoltà di posizionamento attuale per quella specifica parola chiave.

Le keyword difficulty può essere estremamente utile per i SEO specialist in fase di keyword research al fine di determinare quali parole chiave target sono realistiche da perseguire e quali invece sarebbero troppo difficili da lavorare. Evitando così di perdere tempo e risorse.

Qual è un buon punteggio di keyword difficulty? Quando considerare una keyword lavorabile? Su SeoZoom prendo in considerazione keyword che hanno un KD inferiore a 75. Quando però sono accompagnate da un punteggio keyword opportunity elevato (tra i 65 e gli 80), alzo bandiera bianca e mi arrendo. ?️

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Questo è uno di quei casi in cui KD e KO ti fanno capire quanto è difficile posizionarsi per questa keyword in questo momento

TIP: il volume di ricerca e di KD che vedi nella maggior parte degli strumenti per keyword research non sono sempre veritieri. Per esempio, la keyword difficulty in Ahrefs si basa esclusivamente sul numero di domini collegati ai risultati migliori. Ciò significa che il punteggio non si basa sul 100% dei siti web online.

E il volume di ricerca? Come valutarlo?

Bene, ricordati sempre che i tool SEO riportano punteggi e volumi di ricerca per l’esatta keyword che stai testando. Il numero di volume di ricerca non include le LSI e le long-tail keyword!

Per esempio, ti potrà capitare che la tua keyword principale ha solo 2.700 ricerche al mese, ma l’articolo ottiene oltre 5.000 visite al mese. Che succede? Significa che l’articolo si sta posizionando per altre parole chiave oltre alla keyword principale.

Per determinare il vero volume di ricerca, prendi il risultato #1 su Google per la tua keyword e analizzalo su SeoZoom. Poi confrontalo con un altro tool come SemRush, Ahrefs o Uber Suggest per vedere quanto traffico riceve effettivamente quella pagina.

Ciò dovrebbe fornirti un quadro più dettagliato sul volume di ricerca per una determinata keyword. A volte invece ricavi solo valori parecchio distanti tra loro. Lì starà a te quale strada intraprendere.

Io in genere, faccio un ulteriore ricerca sul Keyword Planner di Google Advertising. ?

Keyword Research – Step 3: Determinare il Search Intent

Se sei arrivato fino a questo step dovresti tra le tue mani queste cose:

  • un lungo elenco di parole chiave che hai scansionato in base al lavoro dei tuoi competitor
  • il dettaglio di volume di traffico, keyword difficulty e opportunità per parole chiave

Se non è così, riparti dal via! Altrimenti la tua keyword research può proseguire.

? In questo step dovrai capire di cosa hanno bisogno gli utenti quando cercano le parole chiave e le keyword. Qual è il loro intento di ricerca? Si adatta al tuo tipo di business o al prodotto che stai offrendo loro?

Come scoprirlo? Inizia digitando su Google ciascuna keyword selezionata dal tuo elenco. Verifica i primi 3-5 risultati organici. In particolare ispeziona il title, la description, clicca sulla pagina per approfondire la navigazione. In poche parole stai controllando il tuo competitor dal punto di vista dell’utente.

Che tipo di contenuti visualizzi?

  • Long-form content di tipo informativo?
  • Guide “how-to” o articoli comparativi con recensioni?
  • Landing page di conversione? Una homepage “secca”?

In che modo sta monetizzando quella pagina? Banner o advertising? Form con lead-magnet? Fa vendita diretta di prodotti o servizi con strategie di affiliate marketing? L’articolo che stai guardando presenta dei commenti?

Forse ti sembrerà un interrogatorio, ma queste domande sono fondamentali per inquadrare il tipo di contenuto che stai visualizzando. E ottimizzare la tua keyword research producendo un contenuto migliore del tuo competitor.

Mentre indaghi come un segugio su tutte queste possibilità, prendi nota di keyword che ti erano sfuggite, domande rimaste sospese o risposte poco convincenti e complete.

Sarà la tua arma segreta per fare della keyword research lo strumento che potenzia il tuo contenuto web.

Puoi segnare queste preziose integrazioni sul tuo elenco Excel o crearti un file apposito. Da qui, ti sarà più facile estrarre la tua lista finale di keyword da lavorare. Che altro non è che l’output completo di una keyword research.


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Tool gratuiti per search intent e keyword research

Hai quasi concluso la tua keyword research. Dovresti aver perso almeno 2,5kg ma con il tempo tutto ciò sarà la normalità per te.

Per aiutarti ulteriormente sull’ultima fatica della ricerca di parole chiave, ti suggerisco alcuni strumenti gratuiti che integrano la tua keyword research.

Molti, come ti ho suggerito sopra, preferiscono utilizzare lo Strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Advertising. In realtà, spesso mi sono fatto aiutare da Google Suggest Expander di Yoast e Ubersuggest del mitico Neil Patel.

Questi tool 100% free ti aiuteranno ad aggiungere keyword da scandagliare alla tua lista finale. Answer The Public approfondisce con precisione la tua keyword research fornendoti long-tail keyword sulla base delle query più utilizzate dagli utenti.

Un altro tool free per keyword research che mi sento di consigliarti è impersonal.me. Questo strumento è eccezionale se vuoi fare ricerche su Google in maniera anonima e senza “sporcare” la SERP con i cookie registrati sul tuo browser. Puoi settare la lingua di interfaccia, il TLD da utilizzare e il paese da cui vuoi compiere la ricerca per la keyword che ti interessa.

OK, ora è veramente tutto. Ma se hai dei dubbi o delle domande, non fare il timido e contattami!


SEO copywriting Facile Web Marketing Nicola Onida Facile Web Marketing SEO copywriter e Digital Marketing

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