Se poteste vedermi in questo momento starei facendo un inchino.
Non voglio essere né ruffiano e né incensatore. Ragazzi oggi ho intervistato una professionista che conta più di 25 anni di esperienza tra marketing digitale, eventi di business, sales e pubbliche relazioni. Cioè, ma di cosa vogliamo parlare? Chiudete tutto. Anzi no, aprite bene occhi e orecchie e godetevi questa intervista a Francesca Gonzales, in arte, e su Instagram, @lagonzi!
Ho conosciuto Francesca attraverso Instagram (e mia moglie, ma questa è un’altra storia).
In lei ho sempre percepito una visione d’insieme molto chiara: sa esattamente come combinare gli ingredienti giusti per ottenere un risultato impeccabile. Non è un caso che il suo Spadelliamo si è fatto largo tra i migliori food blog italiani.
Ama cucinare – ça va sans dire per una emiliana DOC – e, proprio come in cucina, sa gestire le situazioni più complesse e difficili anche nella comunicazione digitale, mettendo in campo dosi generose di caparbietà ed energia. Qui parlo per esperienza personale!
Abbiamo collaborato per alcuni progetti web e non solo Francesca è un’esperta di marketing digitale – tra i docenti dell’associazione SheTech Italy e della Fastweb Digital Academy – ma riesce a portare quel tocco di creatività e originalità in tutto quello che fa. Come ogni grande food blogger che si rispetti.
Di sicuro la sua esperienza e le sue competenze sono un vero e proprio ingrediente segreto per ogni progetto a cui lavora. Ma questo dobbiamo farcelo dire da lei!
L’intervista a Francesca Gonzales, esperta di comunicazione digitale e influencer marketing
Francesca Gonzales: esperta di Influencer Marketing
Esperta di Influencer Marketing, Content Creator, Digital Strategist, formatrice. Quanti cappelli metti e togli nel corso della tua giornata tipo? O fa tutto parte della stessa “divisa”?
A volte penso che verso l’esterno questo possa essere “troppo” perché ci hanno abituato che una persona deve essere esperta di una cosa, altrimenti viene definita subito in modo dispregiativo “tuttologa”.
Nel mio caso metto tutti questi cappelli perché:
per quello che riguarda l’influencer marketing sono stata la prima a parlarne nella mia ex azienda e a portare avanti un progetto che è partito da zero creando tutto dai contratti, la gestione, la scelta degli influencer etc. Questo ruolo l’ho portato avanti con successo per 2 anni.
Avevo la consapevolezza di chi sapeva cosa stava facendo perché nel 2009 ho aperto il mio food blog personale e ho lavorato come blogger (oggi creator) per diversi anni quindi anche lì ho accumulato esperienza direttamente mettendo le mani in pasta.
La formazione mi è sempre piaciuta, in azienda spesso ero la persona preposta a formare i nuovi arrivati a fargli capire cosa facevamo e fornirgli gli strumenti giusti per muoversi in una grande azienda. Da quando sono freelance ho visto che mi viene naturale raccontare quello che so e mi piace poter aiutare le persone per imparare qualcosa di nuovo e che gli interessa.
La strategia è frutto di anni di blog, gestione dei social, di anni nel marketing e nelle vendite. Tutto questo mi ha fornito una visione allargata che mira al raggiungimento dei risultati nel suo insieme. E comunque impasto tutto insieme, mi piace la mescolanza dei sapori: escono le ricette più buone 🙂
Come Francesca Gonzales ha conosciuto il marketing digitale
Come sei arrivata a lavorare nel mondo del marketing digitale? Qual è il traguardo raggiunto che ti rende più orgogliosa? (Momento lacrimuccia.)
Guarda è stato un caso, in realtà anche dopo diversi momenti diciamo difficili.
Lavoravo nelle vendite da 10 anni, abitavo a Torino ma era l’anno dell’expo a Milano e l’azienda cercava una persona che avesse conoscenza sia nelle vendite (con gestione di team di persone) che negli eventi e nell’organizzazione. Io prima di dell’azienda ho lavorato in un’agenzia di Modena dove mi occupavo di eventi, organizzazione e pr. Ho rispolverato la mia esperienza di quegli anni e l’ho unita alle vendite.
Ho avuto una figura ibrida per qualche anno dove mi occupavo di coordinare e gestire uno spazio con eventi e vendita insieme. Lì ho inserito anche diversi inviti ad amici influencer e ho iniziato a fare digital pr era il 2015. È stata una bellissima esperienza, che mi ha permesso di iniziare a lavorare nel Local Marketing.
Lì poi ho raggiunto il mio traguardo personale più bello, l’organizzazione della cerimonia di accensione dell’Albero di Natale a Milano nel 2017 come Project Manager. Il digitale è arrivato dopo questa bella esperienza.
Il team è stato sciolto per cambiamenti interni io sono stata “ferma” per diverso tempo e nel mentre che pensavo che la mia carriera era finita ho proposto un progetto di influencer marketing che ho iniziato a svolgere nel team di content marketing nel 2018 e solo nel 2020 nel team digital marketing.
Il progetto digital più bello? La gestione delle attività digital per “Casa Sky wifi” con Charles Leclerc come testimonial. Un progetto in cui in molti non credevano, che mi ha fatto versare lacrime e sudore ma che ha fatto vincere due bronzi agli Effie awards nel 2021. Se ripenso che andavo in giro in bici per milano a cercare “la casa” mi scende la lacrimuccia sì!
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La soddisfazione di Francesca Gonzales con il marketing digitale
Qual è la cosa che – in ordine – più ti stimola, ti dà soddisfazione e ti mette in pace con te stessa in questo lavoro?
Oggi mi stimola iniziare nuovi progetti con nuovi clienti.
Sono curiosa e mi piace studiare e fare ricerca. Allo stesso tempo mi da soddisfazione vedere quando le persone che formo o seguo come consulente iniziano ad avere i primi risultati e mi dico “ok ho fatto qualcosa di buono”. Questo mi mette in pace.
Ho scelto di uscire dalla grande azienda proprio perché avevo voglia di aiutare le persone o i brand in maniera tangibile. Questo mi stimola, mi dà soddisfazione e mi mette in pace tutto insieme.
Il consiglio di Francesca Gonzales a ragazzi e studenti
Sempre più ragazzi scelgono di mettere da parte il percorso scolastico per dedicarsi alla crescita dei profili social. Che consigli ti sentiresti di dare ai giovani che guardano da fuori questo luccicante paese dei balocchi?
Direi senz’altro che non è il paese dei balocchi.
È un lavoro che richiede tanto tanto tempo, dedizione, continua formazione, costanza e un pizzico di fortuna che non guasta mai. Sono tante le componenti a mio avviso, ma se alla base manca un pensiero creativo, l’umiltà abbinata all’ascolto e una base di conoscenza rispetto alle vendite o al marketing è difficile.
Il marketing digitale è un settore complesso dove la concorrenza oggi è altissima, rispetto ad anni fa dove le persone sui social erano meno ed era molto più facile “crescere”.
Oggi non si guarda più la crescita ma si guarda la validità di quello che si fa. Si dice, l’autorevolezza, la costanza. Quindi detto questo, se fossi in loro oggi non abbanderei gli studi, anzi mi specializzerei in qualcosa che domani si possa trasformare nella mia futura professione che magari comunicherei e svolgerei anche attraverso i social.
Come adattarsi alle dinamiche rapide dell’online secondo Francesca Gonzales
Pandemia, lockdown e Digital Transformation hanno spinto qualsiasi forma di interazione umana (dal pubblico al privato) ad adottare le dinamiche dell’online: rapidità e immediatezza. Non credi che oggi più che mai sia valido l’aforisma attribuito a Napoleone Bonaparte “siccome ho molta fretta, vado molto piano”?
Sposo in pieno l’aforisma di Napoleone!
Proprio durante il lockdown sono andata in corto circuito per le troppe cose da fare, in velocità. Sono stati anni strani per tutti dove c’era chi aveva troppo tempo e poco lavoro e chi troppo lavoro e zero tempo.
Ecco io ero nella seconda categoria 😀
Sono arrivata ad un punto dove ho proprio pensato “se non mi fermo esplodo”. Ho capito che spesso la rapidità è una brutta bestia, mi faceva commettere errori per distrazione, non ero presente in quello che facevo e l’emotività in tutto questo giocava brutti scherzi perché mi faceva essere impaziente e non lucida.
Credo che ci abbiano fatto entrare in un loop dove tutti crediamo che per essere fighi dobbiamo essere sempre impegnati. Dove se fai 100 cose insieme sei vincente. Dove se hai l’agenda piena da qui all’eternità e non trovi il tempo per bere una birra con un’amico sei una persona importante.
Sono stata in quel vortice e non me ne rendevo conto.
Un giorno di fronte alla vita vera che ti fa fermare anche se non vuoi, ho capito che potevo scegliere. Quindi oggi è esattamente così.
Siccome ho fretta vado piano che per me vuol dire: faccio una cosa alla volta, cerco di mettermi pochi impegni e avere del tempo libero. E se non c’è lo creo. Sono andata via dalla grande città, ho fatto delle scelte importanti nella mia vita proprio a fronte di questa rapidità e immediatezza che secondo me lascia il tempo che trova. Non è per tutti, è per pochi.
Penso ai contenuti, una persona adulta non riesce a starci dietro a tutti questi video veloci, che se non hai un occhio allenato e giovane non capisci. Si possono raccontare le cose anche in maniera semplice, con calma e facendo un ragionamento. Non in 15 secondi perché è il formato social performante di oggi.
Quiet Quitting: qual è il pensiero di Francesca Gonzales
Immagina per un momento di vestire i panni del professor Alessandro Barbero. Quiet Quitting: fenomeno del momento o naturale conseguenza sociale della rivoluzione industriale 4.0 che stiamo vivendo?
Non riesco nemmeno ad immaginare di avvicinarmi a lui 😀
Ma nella mia umile esperienza ti posso dire che ci sono passata. Ho diverse amiche che lo stanno vivendo e penso che sia una conseguenza di questi anni frenetici. Nelle grandi aziende sono stati e sono ancora anni difficili. Diversi rispetto quello che è stato per tanti anni di crescita e boom in tanti settori dove la produttività era alle stelle. Dove ci si sentiva realizzati se si usciva dall’ufficio alle 21 e si finiva la serata con un delivery.
Con il tempo a mio avviso questa cosa ha logorato, perché la vita è anche altro e se ti mancano relazioni, amicizie anche sul posto di lavoro, coinvolgimento, il sentirti parte di un progetto tutto cade a pezzi. Ti ritrovi a fare il tuo nel giusto modo e tempi ma senza metterci quel più che mettevi prima.
Oggi più che mai tutti iniziamo ad essere consapevoli che la vita non è solo il nostro lavoro. Nel mio manifesto quando ho deciso di dare una vita a Spadelliamo al punto 1 ho scritto “lavori per vivere non vivi per lavorare”. Direi che questo racchiude tutto il mio pensiero in merito.
A chi o cosa si ispira Francesca Gonzales nel suo mestiere?
Mi piace pensare che un professionista che lavora nel marketing porta dentro di sé un piccolo scrigno di opere, creazioni e creature della mente che fanno da ispirazione e da stella polare in questo mestiere. Cosa c’è dentro il tuo scrigno?
Forse è meglio che non lo racconti! 😀
A parte gli scherzi ho tante cose. Sono una persona creativa di natura, ho fatto studi artistici, ho dipinto, fatto mostre, suonato il pianoforte, stampato fotografie nella mia camera oscura, creato oggetti con le mie mani. Tutto questo si intreccia con un’altra parte molto forte di me che è l’essere una persona molto pragmatica.
Quindi nel mio scrigno ho esempi di persone che mi hanno ispirato. Che sono state leader in maniera ferma e determinata essendo persone molto empatiche. Ho compagne di università che oggi vivono della loro arte. Ho persone che mi hanno accompagnato per diversi anni a sviluppare la mia parte di crescita personale come essere umano e mi hanno insegnato i principi dello yoga e della meditazione quando avevo solo 20 anni.
Ho i miei genitori che sono un esempio di famiglia che si sostiene e non molla mai. Ho esempi di persone che oggi hanno ruoli lavorativi anche molto importanti ma sono umili e vivono una vita semplice. Ho ex colleghe che mi hanno fatto vedete come nel marketing e nell’economia ci sia spazio per la creatività.
Tutte queste cose si accendono in base al momento, a quello di cui ho bisogno e mi serve al momento. Apro pesco uso e rimetto dentro.
Francesca Gonzales svela l’ingrediente segreto per portare un business da offline a online
Quali sono, in base alle tue esperienze, le basi per portare correttamente un progetto di business dall’offline all’online (o farli convivere insieme)? Cosa non deve mai mancare?
Non deve mancare la comunicazione empatica.
Le persone si sono stancate degli slogan, dei messaggi “giusti”. Vogliono la verità. Per me se c’è una comunicazione vera che parte da dentro, dal racconto dell’azienda, delle persone e poi dei prodotti e dei servizi, questa a mio avviso è la soluzione vincente.
Oggi possiamo scegliere di comprare quello che vogliamo. Perché dovrei scegliere un brand piuttosto che un altro? Posso avere delle recensioni pazzesche e dei passaparola forti, ma ci deve essere qualcosa che mi colpisce. Che mi ha acceso una scintilla.
Ecco perché sposo la filosofia del brand. Perché l’azienda è nel mio territorio e voglio sostenerla, perché mi sento vicina alle storie delle persone che la compongono, perché hanno raccontato il loro percorso per arrivare dove sono oggi.
Se riusciamo a portare tutto questo nell’online, in maniera costante ed empatica, arriviamo alle persone. Poi ovviamente tutto ciò va tradotto in contenuti per la newsletter, immagini sui social, articoli sul blog ed è un concerto da coordinare nella sua interezza.
Ma se si rompe l’uovo (ho delle galline a casa da poco, potevo usare una metafora diversa?!) e si fa uscire l’essenza, ecco che diamo vita alla migliore frittata che possiamo cucinare per la nostra presenza online.
Qual è l’errore principale delle aziende con il digital secondo Francesca Gonzales
Nel tuo lavoro ti confronti quotidianamente con le realtà imprenditoriali più eterogenee. Credi si possa circoscrivere una lacuna o un errore di fondo in cui incappano coloro che iniziano a fare comunicazione d’impresa per la prima volta?
Purtroppo la maggior parte vuole subito i numeri e i risultati. Che siano follower, lead per una campagna di vendita, iscritti alla newsletter o visibilità.
In pochi capiscono che per ottenere risultati bisogna “dare”. Essere costanti, farsi conoscere ed essere presenti.
Poco tempo fa una cliente si è stupita quando le ho detto che per ottenete i primi risultati (lavorando con costanza) doveva attendere un anno. Quando le ho portato la testimonianza di un’altra persona che aveva fatto lo stesso percorso ottenendo i risultati che voleva ottenere è stata delusa dalla triste realtà che doveva investire tempo e denaro per raggiungere l’obiettivo.
A mio avviso molti pensano che basta aprire un social, un blog o una newsletter e magicamente le cose funzionano, leggo la loro delusione in faccia ogni volta quando capiscono che non è così. Si pensa, erroneamente, che il digital sia la bacchetta magica che risolve i problemi. Bisogna saperlo usare, usarlo bene e con costanza per vedere i risultati nel tempo, e qui torniamo al concetto di pazienza di cui parlavamo sopra.
Il futuro professionale di Francesca Gonzales
Domanda trabocchetto: credi di poter più ritornare a lavorare come dipendente all’interno di un’azienda?
Mai dire mai.
Non escludo nulla, anni fa non immaginavo nemmeno di andare a vivere a Torino poi Milano e lavorare per quasi vent’anni in una delle aziende leader in Italia e poi mollare tutto e tornare a vivere sull’Appennino Modenese!
Quindi chissà cosa mi riserva il futuro, per ora vivo nel qui e ora e cerco di fare del mio meglio in questo nuovo ruolo che mi sono cucita addosso. Cercando sempre di divertirmi, alzarmi alla mattina soddisfatta e andando a letto la sera sapendo che ho fatto il massimo. Poi si vedrà.
Se un giorno dovesse arrivarmi una proposta che mi fa battere il cuore potrei valutarla per il momento sono felice così.
Ringraziamenti
Grazie Francesca per questo sincero momento di condivisione del tuo lavoro e della tua vita. Le tue risposte confermano quanto tu sia una professionista che ama ciò che fa e che insegue i suoi sogni per pura passione.
Grazie per aver condiviso la tua esperienza con i lettori di Facile Web Marketing (quelli più giovani hanno ricevuto degli ottimi suggerimenti se vogliono intraprendere una carriera nel marketing digitale).
Per concludere vi lascio un po’ di link utili per entrare in contatto con Francesca Gonzales: