Cerchi una guida che ti aiuti a creare il tuo primo Articolo SEO per Blog?
In questo post non solo ti spiego come scrivere un articolo per un blog partendo da zero. Ti faccio vedere quali sono i fattori chiave che non devono mai mancare in un blog post ottimizzato SEO.
Ti spiego le caratteristiche fondamentali affinché il lettore sia soddisfatto di ciò che hai scritto. E decida di approfondire la conoscenza del tuo prodotto o servizio. Ti faccio vedere subito – passo dopo passo – come scrivere un articolo SEO per un blog. Che sia utile da leggere, facile da trovare e apprezzato dai tuoi lettori.
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Perché scrivere un Articolo SEO per Blog
Scrivere un articolo blog personale è diverso che pubblicare un articolo SEO su un blog aziendale fatto per informare il proprio target commerciale. In questo caso, l’obiettivo finale è quello di convincere il potenziale cliente ad acquistare o chiedere maggiori informazioni sul prodotto o servizio.
Affinché il tuo articolo blog venga letto dal tuo pubblico di riferimento è necessario adottare una struttura articolo blog affinché ottenga visibilità. Nell’esatto momento in cui le persone sono alla ricerca di una soluzione ai loro problemi. In poche parole devi scrivere un articolo SEO ottimizzato per il blog capace di posizionarsi nelle prime posizione dei risultati di ricerca nella SERP Google.
Qui ho approfondito l’importanza del Blog Aziendale: Blog aziendale: cosa sapere per avere successo
Articolo blog ottimizzato SEO, i 5 step preliminari
1. Pianifica
Prima di iniziare a scrivere un articolo blog ottimizzato SEO, fermati un momento e ragiona. Hai bisogno di un argomento da trattare e non puoi partire a bomba e scrivere di qualsiasi cosa ti passi per la mente.
- Qual è l’obiettivo che vuoi raggiungere con il tuo articolo blog?
- C’è un quesito principale a cui vuoi dare risposta con questo contenuto?
- Vuoi scrivere un articolo blog SEO in modo che resti impresso nella mente del tuo target?
Fai così. Crea una scaletta, pensa ai micro-argomenti che tratterai nel tuo articolo blog, controlla le fonti e le informazioni al riguardo. Scopri quali parole utilizza l’utente per ricercare sul web l’argomento del tuo articolo. Tutto ciò, deve sempre essere fatto in maniera coerente con il piano strategico generale del tuo blog. Un articolo SEO di successo, rientra sempre all’interno di un Piano Editoriale.
Che cos’è un piano editoriale? Il piano editoriale è un documento per pianificare contenuti web e scrivere articoli blog. Scopri perché un Piano Editoriale efficace ti salva sempre la vita.
2. Scegli il titolo
Puoi scegliere il titolo definitivo del tuo articolo blog SEO dopo aver scritto l’intero corpo del testo. Ma parti sempre con un’idea di titolo in testa. Ti serve un concetto che ti permette di avere ben chiaro l’argomento centrale da trattare. Il titolo deve sempre portare il lettore a proseguire nella lettura. Ricorda, se un titolo funziona il tuo articolo blog ottimizzato SEO verrà aperto e letto.
3. Scrivi l’articolo
Questa è la parte più corposa quando scrivi un articolo blog ottimizzato SEO: qui metti nero su bianco ciò che hai raccolto in fase preparatoria. Hai pensato all’argomento, lo hai analizzato nei dettagli. Hai contestualizzato determinati aspetti e ti sei chiesto per quali motivi un utente ricerca questo argomento sul web. Hai studiato i suoi intenti di ricerca e circoscritto le parole chiave che vengono utilizzate dall’utente sui motori di ricerca. Ora sei pronto per scrivere in bozza le parti che compongono il tuo articolo SEO.
Cerca di essere sempre:
- rilevante
- sintetico
- chiaro.
Suddividi il testo in paragrafi per rendere più ordinata e meno pesante la lettura dell’articolo. Pensa sempre che leggere un articolo web è diverso da leggere un libro o un articolo sulla carta stampata.
Accorcia i periodi, sii il meno prolisso possibile. Evita concetti superflui, giri di parole e forme troppo complesse per allungare il brodo. Vai dritto al punto, il lettore vuole arrivare subito alla risposta che sta cercando. L’occhio umano (e la mente) reagiscono diversamente, e dovrai fare il massimo per rendere la lettura più confortevole e agile.
4. Immagini, video o tabelle
Dopo aver steso una prima bozza del contenuto del tuo articolo blog, arricchisci il testo. Distribuire delle immagini all’interno dell’articolo SEO aiuta il lettore a prendere una pausa dalla lettura e rafforzare i concetti che apprende dal tuo post. Quello che gli esperti di User Experience chiamano “ritmo della pagina web”. A seconda del tipo di articolo web che stai scrivendo, può essere altrettanto efficace inserire un video esplicativo o una tabella di dati che supportano le tue tesi o informazioni.
5. Revisione
Nel 99,9% dei casi, il tuo articolo blog SEO non è ancora pronto per andare online. Non farti prendere dalla fretta. Sono sicuro che tra le righe del testo si nasconde almeno un refuso, un’imprecisione, un accento sbagliato, una virgola di troppo (o mancante). Rileggi a mente lucida ciò che hai appena creato. Se hai la mente piena di pensieri su ciò che hai appena scritto è meglio far sedimentare le idee e dare una letta a mente fresca. In questo modo rilevi i punti deboli dell’articolo SEO e aumenti la sua efficacia.
CONSIGLIO: utilizza la funzionalità Leggi per ascoltare la lettura automatizzata del testo con Microsoft Word o con Google Doc. In questo modo ti accorgi se hai scritto male una parola.
Struttura di un Articolo SEO per blog
Ok, abbiamo visto sopra quali sono i 5 step base per scrivere un articolo blog.
Ho preferito farteli vedere subito, così che tu abbia un’idea di tempi e modi necessari per creare un contenuto per il web. Dovresti aver già capito che non è esattamente una passeggiata! E più avanti ti parlerò di quanto tempo serve per scrivere un buon articolo blog.
Per creare un articolo blog SEO che porta risultati in termini di traffico utente, devi progettare il tuo contenuto e scriverlo seguendo specifiche tecniche.
Ora ti mostro qual è la struttura di un articolo blog ottimizzato. Ovvero tutto ciò che non dovrebbe mai mancare alla sua architettura. Parlo di elementi che permettono al tuo blog post di essere coerente agli occhi del lettore. Ma anche per i motori di ricerca e per l’ottimizzazione SEO.
Non sai cos’è la SEO?
Inizia da qui: Come spiegare la SEO a tuo nonno
1. Titolo nell’ Articolo SEO, ottimizzare o no?
Quando scrivi un articolo blog, il titolo ha una doppia valenza:
- Catturare l’attenzione del lettore
- Essere utile a indicizzare il tuo articolo sui motori di ricerca
Con il titolo del tuo articolo blog ottimizzato SEO ti rivolgi per la prima volta al lettore. Se fossimo a pesca, il titolo del tuo articolo blog sarebbe il vermicello da posizionare nell’amo.
Lo scopo è quello di riuscire a incuriosire l’utente. Con il titolo devi far breccia sui suoi desideri, scoperchiare le sue paure e presentare una valida soluzione ai suoi problemi. Pensa sempre a scrivere un articolo tenendo a mente bisogni, necessità e aspettative del tuo target di riferimento.
Il titolo SEO di un articolo blog: differenza tra Tag Title e H1
Da un punto di vista SEO, è importante che il tuo titolo sia ben costruito per raggiungere risultati di traffico organico migliori.
Il Tag Title, fondamentale per l’ottimizzazione SEO on-page, è un elemento del codice HTML che serve a specificare il titolo di una pagina web. Un articolo blog non fa eccezione, perciò ricordati sempre di impostare il Tag Title.
Non confondere il Tag Title con l’Heading 1 o H1. l’H1 è l’intestazione principale della pagina, messa in evidenza da un punto di vista grafico e semantico del contenuto. Anche l’ H1 è un fattore di posizionamento SEO, quindi molto importante da impostare.
Te ne parlerò meglio nel paragrafo successivo.
Come scrivere un buon Titolo SEO
Anche se l’algoritmo di Google varia di frequente, ti consiglio di scrivere un Tag Title con meno di 60 caratteri. Tecnicamente non deve superare i 600 pixel di grandezza. In questo modo sarà visualizzato completamente nella pagina dei risultati di ricerca. In caso contrario, sarà Google a troncare il title del tuo articolo blog sulla SERP:
Ti ricordo che se usi un CMS per scrivere i tuoi articoli SEO e pubblicare sul blog aziendale, non puoi differenziare Tag Title e H1. In genere le piattaforme per la creazione di contenuti web come WordPress identificano l’H1 nel Tag Title.
Se usi WordPress, dovrai utilizzare un plugin che ti permette di ottimizzare questo aspetto. Personalmente utilizzo RankMath, ma anche Yoast SEO è tra i tool più utilizzati.
Molto importante: il titolo deve assolutamente contenere la parola chiave che hai scelto per posizionarti sul motore di ricerca con il tuo articolo blog.
2. L’introduzione
Come anticipato, la parte introduttiva di un articolo blog è altrettanto importante. Sei riuscito a catturare l’attenzione del lettore che ha cliccato sul tuo post. Ora devi essere in grado di guidarlo verso la lettura del contenuto.
Come farlo al meglio?
Introduci in maniera sintetica ciò che troverà se deciderà di approfondire. Anche in questo caso, pochi giri di parole: trova un concetto chiaro su cui costruire una introduzione che impressiona.
Potresti scrivere una intro sotto forma di domanda. Come per esempio: “Vuoi davvero imparare a scrivere articoli blog efficaci per il tuo business?“. In genere io provo a rispondere a queste domande:
- CHI è il potenziale lettore?
- Di CHE COSA ha bisogno?
- PERCHÉ dovrebbe leggere il mio contenuto?
- QUAL È il suo problema?
- COME posso risolverlo con il mio articolo blog?
Veniamo al dunque: keyword e articolo blog ottimizzato SEO. Ti stai chiedendo quante volte inserire la parola chiave, non è così?
Non è un fattore di posizionamento SEO, ma è sempre consigliabile inserire la keyword principale nel primo paragrafo di introduzione del tuo articolo blog.
Google non lo considera un elemento SEO imprescindibile e non esistono documenti a riguardo. Ma io preferisco inserire la keyword principale nelle prime righe del post. Non fosse altro per far intendere immediatamente ai crawler le mie intenzioni sull’argomento da trattare.
Ho parlato di SEO e parole chiave in questo articolo: Come fare Keyword Research per SEO Copywriting in 3 semplici step
3. Il sottotitolo
Il sottotitolo (o Heading 2 o H2) è il titolo che assegni a ogni paragrafo del tuo articolo blog.
L’H2 è molto importante per orientare il lettore all’interno del post. Con i sottotitoli riesci a organizzare i concetti e la formattazione del testo. In questo modo suddividi il contenuto in diverse sezioni che variano a seconda del taglio specifico sull’argomento.
Pensa a come ti comporteresti davanti a un libro senza indice o sommario e senza i relativi titoli di paragrafo. Saresti perso! E ti verrebbe voglia di abbandonare immediatamente la lettura.
Soprattutto se un utente accede per la prima volta al tuo blog, avrà bisogno di muoversi all’interno dei tuoi articoli SEO con l’ausilio dei titoli di paragrafo. Faresti un’ottima scelta se decidessi di inserire un indice navigabile per sottotitoli all’interno del tuo articolo blog.
Devo inserire la parola chiave all’interno dei sottotitoli? Anche in questo caso, non è un fattore di posizionamento SEO. Ma ti consiglio di inserire, di tanto in tanto, la keyword e le sue correlate anche nei sottotitoli.
4. Altri sottotitoli
Se prevedi che il tuo articolo blog avrà un ampio formato e vuoi trattare l’argomento in lungo e in largo, utilizza gli altri sottotitoli previsti dall’editor del CMS. Parlo degli heading 3, 4, 5, 6 (o H3, H4, H5, H6).
Ricordati che i sottotitoli sono fatti apposta per spezzare la lunghezza del contenuto che altrimenti risulterebbe impossibile da leggere.
Sfrutta ogni minima variazione di sezione, per suddividere in paragrafi il testo e – laddove possibile – associa un sottotitolo H3 o H4.
Puoi spingerti fino ad utilizzare l’ H6 (potrebbe capitare!), ma ciò a cui devi prestare attenzione è di mantenere la sequenza numerica corretta. Dopo un H2, va necessariamente inserito un H3 (e non un H5)! E così via.
CONSIGLIO: Non assegnare i Tag Heading come se fossero degli stili di formattazione. Non impostare una frase come H2 o H3 solo perché preferisci vederla in risalto rispetto ad altre porzioni di testo. Assegnare un Tag HTML è ben diverso dall’applicare formattazione di stile. E comporta determinate conseguenze per la SEO del tuo articolo blog. Allo stesso modo, evita di fare copia-incolla di titoli e sottotitoli. Riempire il tuo articolo blog di parole identiche ripetute più volte, è estremamente dannoso per la SEO e il posizionamento sui motori di ricerca di una pagina web.
5. Call to Action o Conclusione
Sai perché la maggior parte degli articoli di un blog aziendale non funziona?
Perché NON hanno uno scopo o un obiettivo. Molte persone scrivono articoli che, anche se possiedono informazioni di qualità, poi non chiedono al lettore di effettuare una determinata azione. Ovvero non hanno al loro interno una Call-To-Action (CTA).
Che cos’è una Call to Action?
Per Call to Action o CTA, si intende letteralmente una chiamata all’azione. È un invito a effettuare qualcosa di specifico e univoco.
Quest’azione può essere:
- Iscriversi alla newsletter
- Condividere l’articolo
- Visitare una pagina specifica o di approfondimento
- Iscriversi a un gruppo sui social
- Qualunque altra azione tu voglia che il lettore compia in quel preciso momento.
Perché è cosa buona e giusta provare a inserire una CTA sul tuo articolo blog?
Se offri valore e qualità, ma non chiedi una piccola azione al lettore, è un’occasione persa per stringere un buon rapporto con lui. Se non inserisci delle CTA, il lettore arriverà sul tuo blog, leggerà i contenuti di cui ha bisogno e se ne andrà per sempre. E la cosa peggiore è che nella maggior parte dei casi, non tornerà più. Con una CTA puoi tenere il nuovo lettore legato al tuo blog o al tuo brand. Potrai guidarlo lungo il tuo Marketing Funnel e instaurare con lui una relazione di fiducia e di interesse reciproci.
Non hai proprio niente da chiedere al tuo lettore?
Scrivi comunque una degna conclusione dell’articolo blog.
Se hai argomentato una tesi, concludi con un tuo pensiero (magari chiedendo al lettore il suo parare).
È un po’ come il tema di scuola: devi trovare un modo adeguato – e stilisticamente corretto – per salutare chi ti ha concesso 5 / 10 minuti del suo tempo. Quante volte te lo avrà ripetuto il prof?
6. Le immagini
Inserire le immagini in un articolo blog ottimizzato SEO non è un più solo un modo per impreziosire il contenuto. E per fare in modo che il lettore si fermi a ispezionare l’articolo. Con delle immagini create ad hoc, spieghi in maniera visiva – e non solo testuale – i concetti che esprimi nel tuo blog post. Questo vale anche per i video. Per quanto riguarda la scrittura di un articolo SEO, compilare e assegnare il Tag Alt delle immagini è un’ottima pratica affinché Google e i motori di ricerca, scansionino e indicizzino le immagini del tuo articolo. Perciò dovresti assolutamente inserire la keyword principale nell’Alt Tag immagine.
Ti suggerisco di rinominare l’immagine che carichi all’interno del tuo articolo blog con un nome in linea con il contenuto. Evita di assegnare nomi casuali o codificati Utilizza qualcosa a tema, ancor meglio se è presente la parola chiave.
CONSIGLIO: Evita di rubacchiare le immagini dal web. Esistono decine di siti che mettono a disposizione stock di immagini gratuite che puoi usare sui tuoi articoli blog. Ma vuoi davvero fare la differenza con il tuo blog post? In effetti, le immagini di stock hanno stancato. Se davvero vuoi condividere valore per l’utente, crea da solo le tue immagini o foto. Oggi gli smartphone sono in grado di fare foto fantastiche. O se vuoi creare diagrammi, schemi, insiemi, online trovi tantissimi tool gratuito per farlo anche in maniera personalizzata.
7. I link
Altra buona abitudine quando scrivi e pubblichi un articolo blog è quella di applicare i giusti collegamenti ipertestuali. I link! Esistono due tipi di link a cui devi prestare attenzione quando fai un articolo blog:
- Interni
- Esterni
I link interni sono quelli che rimandano a contenuti che si trovano dentro il tuo sito web. Servono ad ampliare lo spettro conoscitivo del lettore e a condividere con lui approfondimenti correlati all’argomento che stai trattando. Ma che si trovano in un tuo articolo o una tua pagina web differente.
Se all’interno del tuo articolo blog SEO sei in grado di inserire i giusti link interni, nella giusta posizione di testo, hai costruito un ottimo strumento che aumenta la soddisfazione del lettore. E il suo tempo di permanenza sul sito!
I link esterni, invece, servono a richiamare una fonte o un contenuto che si trovano al di fuori del tuo sito. Se hai bisogno di far riferimento a informazioni scritte o pubblicate da altre persone o siti, puoi linkare a queste. In genere, i link esterni servono ad aumentare l’autorevolezza del tuo articolo blog.
È un po’ come redigere la bibliografia di una tesi di laurea o di un saggio!
CONSIGLIO: Dato che i crawler di Google tengono bene in considerazione la rilevanza e l’authority dei link esterni, fai bene attenzione a far riferimento a siti web di qualità e che possono dimostrare un buon Domain Rate.
8. Categorie e Tag
Poco prima di pubblicare un articolo blog è preferibile assegnare una categoria al tuo articolo blog SEO. La categoria è un elemento fondamentale per l’articolo di un blog: permette di includere la tua pagina all’interno di un gruppo di articoli accomunati dallo stesso tipo di argomento.
Ad esempio, un sito web di notizie, avrà le categorie Cronaca, Politica, Economia, Sport, Cultura, ecc. entro cui racchiude le notizie pubblicate. In sostanza equivale a ordinare in maniera verticale il tuo articolo all’interno delle categorie del blog.
Assegnare dei tag al tuo nuovo articolo, invece, significa trovare una parola chiave che collega in maniera orizzontale il tuo articolo blog ad altri (anche appartenenti a categorie diverse). In realtà il tag è caduto in disuso e, spesso, genera situazioni “scomode” dal punto di vista SEO. Articolisti, SEO copywriter e web creator usano i tag in modo selvaggio, arrivando a inserire anche 10/15 tag in un articolo blog.
Questo perché sono convinti che i tag siano keyword utili al motore di ricerca per indicizzare e posizionare l’articolo blog. In realtà non hanno affatto una funzione simile. Semplicemente servono a collegare due i più contenuti che hanno in comune un aspetto su topic diversi ma collegati.
Ricordati che, ogni volta che crei un tag, stai generando un nuovo indirizzo URL che sottoponi alla scansione dei robot dei motori di ricerca. Significa che stai spendendo tempo prezioso per analizzare un elemento che molto probabilmente non ha nessuna rilevanza in termini di SEO e posizionamento.
CONSIGLIO: utilizza i tag solo quando hai creato un Piano Editoriale e sai perfettamente come distribuire i tag per collegare tra loro gli articoli del tuo blog.
Setting di un Articolo SEO per blog
Se possiedi un blog, è probabile che tu abbia già capito l’importanza del blog aziendale.
Ma sai davvero come ottimizzare i post del tuo blog per renderli più adatti ai motori di ricerca?
Ora ti parlerò dell’importanza dei Tag HTML in relazione all’efficacia e al posizionamento del tuo articolo blog. I Tag HTML (li abbiamo visti in precedenza) sono “etichette” di linguaggio di programmazione invisibili all’occhio del lettore, ma fondamentali per guidare il motore di ricerca nella fase di scansione del tuo articolo blog.
Se assegni una certa etichetta a una porzione di testo, il bot di Google saprà che valore di importanza hai assegnato a quel determinato testo.
Sono quindi vitali per la SEO del tuo post. Se prima ti ho elencato solo quelli più importanti, qui trovi una lista completa dei Tag HTML. Saper usare correttamente i Tag HTML, ti permette di costruire un contenuto web in grado di essere scansionato, indicizzato e posizionato (quindi visibile) nei risultati di ricerca online.
Scala il posizionamento su Google con il tuo Articolo Ottimizzato SEO! Scopri il framework in questa guida gratuita. Perfetto per imprenditori e blogger alle prime armi.
La verità è che molti blogger, SEO copywriter e web writer non sono ancora in grado di far fruttare l’enorme potenziale di marketing dei loro articoli blog. Anche per un uso non corretto dei Tag HTML, o perché li ignorano totalmente!
Certamente quando scrivi un articolo blog non sei costretto a scrivere righe di codice HTML! Ci penserà l’editor del tuo CMS a farlo per te, basta assegnare correttamente i vari tag (come ti ho spiegato sopra).
Ma stai sicuro che se scrivi contenuti freschi, chiari, pertinenti e SEO oriented, puoi sfruttare il massimo ritorno che i tuoi contenuti web offrono alla tua azienda.
Quali sono, allora, le impostazioni SEO minime da considerare?
1. KEYWORD. Utilizza le parole chiave in tutto il tuo articolo blog. Dopo aver scelto come target un paio di parole chiave pertinenti e di valore, è importante posizionarle dove avranno il maggiore impatto per il lettore e per i crawler dei motori di ricerca che indicizzano i tuoi contenuti.
CONSIGLIO: non usare parole chiave in eccesso. Evita di rimpolpare il testo piazzando keyword ovunque nel tuo articolo SEO e in maniera eccessiva. Si chiama keyword stuffing e, oltre a rendere il testo difficile da leggere per il lettore, è una pratica deprecata da Google. Questo non solo irriterà i follower del tuo blog, ma ti farà anche penalizzare da Google.
2. TAG TITLE. Come anticipato sopra, il titolo di un articolo blog è strategico anche per la SEO. Prima di tutto, assicurati di assegnare correttamente i Tag Title con la keyword principale al suo interno. Google (e gli altri motori di ricerca) esaminano il Tag Title per dare un senso alla tua pagina web.
CONSIGLIO: scrivi per gli esseri umani, non per i motori di ricerca. Non siamo più nel 1998! Assicurati che tutti i Tag Title siano univoci. I Tag Title duplicati sono un problema comune. Cerca di evitarli. Assicurati che un Tag Title sia presente per tutte le tue pagine web (e gli articoli del tuo blog). Questo è un problema spesso ignorato o sottovalutato da scrittori blog e web writer.
3. LINK. Fai riferimento ad altri contenuti web rilevanti con i link. Anche di questo ti ho accennato sopra.
Quando si menzioni un altro blogger o articolo nel tuo blog post, inserisci un collegamento alle informazioni a cui fai riferimento. Non aver paura di portare il lettore fuori dal tuo contenuto. Se il tuo riferimento è di valore, il lettore apprezzerà il tuo gesto!
Questa non solo è una buona pratica per i blog, ma potresti anche essere fortunato e ricevere un link di ritorno. I link di qualità sono un bene prezioso per qualsiasi sito che cerca di posizionarsi più in alto nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca.
4. IMMAGINI. Ottimizza le immagini del tuo articolo blog per la SEO. Ogni volta che carichi una foto sul tuo post, assicurati di includere la keyword nel nome del file e di compilare il campo di testo alternativo (Alt Tag) con una breve descrizione della foto. Anche questa deve contenere possibilmente la keyword.
5. META DESCRIPTION. La Meta Description è un meta tag HTML che puoi aggiungere a qualsiasi pagina del tuo sito. Il suo scopo è fornire una breve descrizione del tuo articolo per i motori di ricerca.
Alcuni esperti SEO ritengono che la Meta Description sia diventata irrilevante ai fini del ranking sulle pagine di ricerca. Tuttavia, ti consiglio ugualmente di compilarla in tutti i tuoi post. Una Meta Description ben costruita, può essere un’ottima introduzione al tuo articolo SEO quando un utente ricerca su Google.
6. URL. La struttura dell’ URL (Uniform Resource Locator) delle tue pagine web (e dei tuoi articoli blog) dovrebbe essere tale da rendere facile al visitatore capire il contenuto che stanno per visitare. Nell URL del tuo articolo SEO deve assolutamente essere presenta la keyword principale.
⚠️ Attenzione! Una volta creato l’ URL non è possibile modificarlo a meno che non si faccia un Redirect 301 dalla pagina originale a quella di nuova creazione.
CONSIGLIO: Google predilige URL delle pagine web strutturate in maniera logica, che esprimono il percorso di navigazione all’interno del dominio web. Ma soprattutto, evita di pubblicare URL duplicate.
Quanto deve essere lungo un Articolo SEO per Blog?
A Google non interessa che tu scriva un articolo blog più o meno lungo. L’importante è che sia COMPLETO. Vuol dire che il tuo articolo SEO o pagina web risponde a una determinata domanda o a una ricerca specifica che l’utente fa su Google con specifiche parole e termini di ricerca.
Ci sono esperti e Specialisti SEO che ti diranno che un articolo SEO per blog deve contenere almeno 2000 parole per poter avere qualche chance di posizionarsi sui motori di ricerca. In alcuni casi, sono stati creati articoli web della lunghezza di oltre 11mila parole.
Leggeresti mai un articolo blog di questa lunghezza?
Un po’ impegnativo, non credi? Tant’è vero che per, determinati argomenti, le pagine in cima ai risultati Google non sono per forza composta da così tante parole.
Io sono del parere che l’esperienza utente sia la componente più importante da considerare quando scrivi un contenuto per il web.
Devi curare:
- Utilità del contenuto
- Completezza dell’esposizione
- Qualità della scrittura
- Leggibilità da device mobili e smartphone
In pratica, la lunghezza ideale di un articolo SEO per blog equivale a tutto ciò che c’è da dire sull’ argomento di cui stai parlando. Nulla di più, nulla di meno! Difficilmente un contenuto web sotto le 600 parole riuscirà ad essere esaustivo su un argomento.
La bravura di un SEO copywriter è data anche dal saper cogliere quanto un lettore è disposto a investire (in termini di tempo) nella lettura di un articolo blog. Ci sono lettori che apprezzano articoli “a formato lungo” che sviscerano l’argomento in tanti paragrafi di approfondimento.
Spesso salvando la pagina e proseguendo la lettura a distanza di ore o giorni. Altri invece preferiscono avere una singola informazione, fruita grazie a una lettura veloce dell’articolo e poi abbandonare immediatamente il sito web.
Potrebbe non essere utile al funnel di vendita del tuo sito web, ma il lettore sarà contento di aver trovato l’informazione corretta che cercava. E potrebbe decidere di tornare sul tuo sito.
Che il tuo sia un lettore “appassionato” o un lettore “mordi e fuggi”, non badare alla lunghezza dell’articolo SEO ma alla sua qualità, al suo valore formativo.
Articolo SEO Oriented per Blog: l’importanza della scrittura
Esistono alcune tecniche di scrittura per articoli SEO per blog che puoi mettere in pratica affinché ciò che vuoi comunicare riesca davvero a raggiungere il destinatario.
Secondo lo psichiatra William Glasser, impariamo il 10% di ciò che leggiamo, il 20% di ciò che ascoltiamo, il 30% di ciò che vediamo, il 50% di ciò che vediamo e ascoltiamo, il 70% di ciò che discutiamo con altri, l’80% di ciò che viviamo di persona, il 95% di ciò che insegniamo a qualcun altro.
Il lettore non legge davvero tutto quello che gli passa davanti.
Il lettore dà un’occhiata, valuta e decide dove vale la pena impiegare il suo tempo.
Capisci che essere incisivi con un articolo blog è estremamente difficile!
1. Aggancia l’attenziona del lettore
Prima di tutto, fai in modo di accogliere il lettore nell’introduzione dell’articolo in maniera adeguata.
Una volta che il tuo titolo avrà catturato la sua attenzione, il lettore si troverà a varcare la soglia del mondo come finora lo ha sempre vissuto. Cosa troverà ad accoglierlo? Le sue certezze saranno messe in pericolo oppure confermate?
Quindi sfrutta le prime due frasi dell’articolo per confermare e aumentare la curiosità innescata dal titolo. Devono essere un vero e proprio “gancio” (hook, come direbbero gli inglesi).
L’unico modo che hai per non trasmettere paura al lettore già dall’inizio del tuo articolo è quello di chiarire subito perché stai parlando proprio a lui e cosa troverà se proseguirà nella lettura. Scrivere una breve e chiara introduzione al tuo articolo permette di entrare in empatia. Spieghi gli argomenti che tratterai, i benefici che si ottengono dalla lettura, le conoscenze che è possibile apprendere.
- Cosa imparerà il lettore?
- Potrà mettere subito in pratica quello che ha letto?
Il tuo compito è quello di fare da cicerone alla scoperta del contenuto.
2. Semplifica la lettura
Leggere un articolo su schermo è più faticoso rispetto a un libro, un giornale o un quotidiano. Soprattutto su schermi relativamente piccoli come quelli di uno smartphone. Perciò è fondamentale rendere più semplice la lettura in modo che l’occhio possa scorrere senza intralcio. E senza affaticare la vista.
Ecco cosa puoi fare:
- Non scrivere blocchi di testo, lascia un po’ di spazio tra le righe
- Suddividi il testo in paragrafi non troppo lunghi
- Non giustificare il testo, meglio usare l’allineamento a sinistra
- Usa elenchi puntati e numerati per richiamare l’attenzione
- Scegli un font (il carattere delle parole del testo) leggibile e senza grazie (le grazie sono le estensioni grafiche delle lettere, ad esempio il Times New Roman)
- Scrivi in modo semplice, senza complicare e appesantire le frasi
Ti ho già parlato dell’importanza di utilizzare un linguaggio adatto al pubblico al quale ti rivolgi?
Cerca di calibrare uso del linguaggio e livello di conoscenza del lettore. Se l’utente non sa di cosa tu stia parlando (ma ti legge perché vuole informarsi a riguardo) utilizzare un vocabolario forbito, ricercato e tecnico, non lo aiuta a comprendere.
CONSIGLIO: scrivi i tuoi articoli blog scegliendo con cura i termini da utilizzare e facendoti aiutare da un vocabolario. Controlla sempre se esistono dei termini e dei sinonimi che puoi usare per rendere ancora più chiaro il concetto.
3. Autenticità e ragionamento
Ricordati sempre di essere autentico. Non sbagli mai.
Secondo gli psicologi e i filosofi del Novecento, essere autentici significa saper mostrare un legame stretto con i propri valori. Non per forza autenticità significa spontaneità. Piuttosto è il risultato di quattro componenti:
- Consapevolezza di sé
- Elaborazione obiettiva
- Comportamento coerente
- Orientamento relazionale
Essere autentici permette di instaurare un rapporto paritario con il lettore che comprende immediatamente chi è lo scrittore dell’articolo blog.
Un altro modo per condividere valore agli occhi del lettore è quello di scrivere in maniera proattiva: non la semplice cronaca delle informazioni, ma un vero e proprio ragionamento che produce una discussione virtuosa. Lo so, non sempre è possibile.
Ma la struttura più efficace per scrivere un articolo rimane quella della piramide rovesciata. Una soluzione utilizzata nel settore giornalistico, insieme alla tecnica delle 5W, che consiste nell’esporre gli argomenti dell’articolo in ordina di importanza, dal più rilevante fino all’approfondimento di dettaglio.
Dove possibile, è meglio accompagnare il lettore come se stessi facendo insieme a lui un percorso logico di deduzione.
Quanto tempo serve per scrivere un Articolo SEO?
Ecco come ti risponderebbe un SEO Specialist: Dipende!
Ci sono articoli blog che richiedono un tempo di produzione veramente basso. Altri, invece, possono significare ore o giorni di lavoro. È difficile dare un tempo minimo o massimo di produzione di un articolo SEO.
Chiedi a qualsiasi altro copywriter e ti risponderà allo stesso modo. Quel che è certo, è che hai bisogno di tempo per mettere insieme:
- Informazioni, idee e creatività
- Fonti attendibili e verificate
- Tempi di elaborazione
- Tempi di scrittura
- Tempi di correzione
- Tempi di approvazione (se il tuo articolo passa sotto la lente di un responsabile o di un capo)
Tutto ciò precede, solitamente, la pubblicazione di un blog post. Ed è tutto variabile in base a:
- Risorse e team dedicati alla creazione del contenuto
- Supporti di grafica e di recupero dei dati
- Velocità di scrittura e di correzione
Per mia esperienza, è difficile che un articolo SEO per blog sia pronto prima di 2 / 3 ore di lavoro. E ti assicuro che è un grosso sforzo intellettivo.
Perché, dato per scontato che un professionista non dovrà solamente produrre un articolo blog in tutta la giornata, ha bisogno di tempo per pensare e scrivere frasi e concetti corretti e di senso compiuto. Ma non solo.
Dice bene Yael Bennaceur sul manuale SEO Checklist di Verdiana Amorosi (libro che consiglio VIVAMENTE a tutti quelli che vogliono iniziare a capire la SEO): per un articolo SEO friendly di alta qualità, devi preventivare circa 10 ore di lavoro:
- Ricerca delle parole chiave SEO >>> 2 ore
- Redazione del contenuto >>> 4 / 5 ore
- Correzione, editing, linking interno ed esterno >>> 2 / 3 ore
- Scelta delle immagini e cura del visual >>> 30 / 45 minuti
- Pubblicazione e promozione >>> 20 minuti
Togliti dalla testa la classica affermazione “Cosa ci vuole a mettere insieme qualche frase, magari scopiazzata qua e la!”. Non è così!
Un bravo blogger, copywriter, web editor, sa che:
- Non si copia
- Si rilegge prima di pubblicare
- Si rielaborano i contenuti per dare valore al lettore
Altrimenti è tutto tempo sprecato. L’articolo verrà letto da pochissimi. E non aggiungerà niente di più alla tua strategia di marketing digitale.
Strumenti per scrivere un Articolo SEO per Blog
Impact Blog Title Generator
Impact Blog Title Generator è un ottimo strumento per trovare rapidamente idee per il titolo del tuo articolo blog ottimizzato SEO. Proprio come qualsiasi altro generatore di titoli, ti basta digitare la keyword principale. Il tool estrarrà centinaia di opzioni di titolo a utilizzare.
Keyword Analyzer di SEO Scout
Il Keyword Analysis, Content Optimization + Word Counter Tool di SEO Scout è un tool gratuito che ti aiuta a capire come Google e i lettori potrebbero interpretare il tuo testo. Ti da una mano a migliorare la scrittura del tuo articolo blog.
Il tool ti fornisce dei dati su leggibilità del testo, il numero e la frequenza delle keyword e la densità delle parole chiave.
Tiny PNG
Tiny PNG è uno strumento eccezionale per comprimere le immagini che decidi di caricare sul tuo articolo blog. Perché dovresti farlo? Perché devi fare molto attenzione al peso dei contenuti che carichi sul tuo post.
Se superano una determinata dimensione, lo smartphone del lettore impiegherà troppo tempo per caricare completamente la pagina. Il mio consiglio è di tenere le immagini del tuo articolo, sotto una soglia minima di 100 Kbyte di peso per immagine.
Strumenti Google gratuiti
Google offre una varietà di strumenti SEO gratuiti.
Il Google Keyword Planner aiuta a farsi un’idea sui volumi di ricerca e il potenziale PPC su singole keyword. Google Search Console ti consente di scoprire le query di ricerca per le quali le tue pagine web appaiono nei risultati di ricerca Google. Google Analytics ti consente di monitorare il traffico del tuo sito web per sorgenti di acquisizione, migliori contenuti letti, tempo di permanenza e pagine di uscita dal dominio. Altro strumento gratuito di Google è Google Trends. Ne avrai già sentito parlare, Google Trends ti consente di controllare quali parole chiave le persone stanno cercando in tutto il mondo. È ottimo per trovare idee per un nuovo blog post.
Keywords Everywhere
Keywords Everywhere è un tool incredibile! Ti basta installare l’estensione per Google Chrome per iniziare a visualizzare il volume di ricerca di specifiche parole chiave nei risultati di ricerca di Google.
Tieni presente che i numeri che vedrai non sono esatti. Restano sempre dei dati approssimati e aggregati. I tool di keyword research a pagamento come SemRush, SeoZoom, Ahrefs e Moz, saranno più precisi. Ma questo è un ottimo punto di partenza per progettare il tuo prossimo articolo SEO.
In alternativa puoi usare anche Keyword Surfer, che offre le stesse funzionalità.
Link utili per comprendere l’Articolo SEO per Blog
- Vuoi capire cosa si intende per Posizionamento di un sito web? In questo articolo c’è tutto
- Curioso di sapere come può aiutarti un SEO Copywriter? Qui trovi maggiori informazioni
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Ti ringrazio per la lettura di questa guida pratica all’articolo blog ottimizzato SEO.
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